Malaria a Verona, la Regione Veneto fa dietrofront: “E' un caso importato, non autoctono”
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Malaria a Verona, la Regione Veneto fa dietrofront: “E' un caso importato, non autoctono” VERONA. “Se confermato è un guaio che neanche vi immaginate. Altroché dengue”. Queste le parole che nella giornata di ieri ha condiviso sui social il noto virologo Roberto Burioni, commentando la notizia di un caso autoctono di malaria segnalato dalle autorità regionali venete a Verona (Qui Articolo). E considerando che in Italia la malaria è stata eradicata ufficialmente negli anni '70, in molti tra gli addetti ai lavori avevano guardato con preoccupazione a quanto emerso nella Città scaligera: nelle ultime ore però, la stessa Regione Veneto ha fatto dietrofront, confermando dopo un'approfondita analisi epidemiologica eseguita dal servizio di igiene e sanità pubblica dell'Ulss 9 che il caso veronese “è importato, non autoctono”. (il Dolomiti)
Ne parlano anche altre fonti
E' emerso infatti “un recente viaggio all'estero in area endemica per malaria - inizialmente non dichiarato - che consente di classificare il caso come importato. Non si tratta pertanto di caso di malaria autoctono, ma di importazione”, comunica la Direzione Prevenzione della Regione Veneto (Quotidiano Sanità)
Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss 9 Scaligera ha condotto un’indagine epidemiologica dettagliata. Grazie a questa analisi e a verifiche con l’Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), è emerso che la persona malata aveva recentemente viaggiato in una zona a rischio malaria, anche se inizialmente non lo aveva dichiarato. (veronaoggi.it)
“E' stato diagnosticato dall'Azienda Ospedaliera di Verona un caso di malaria autoctona in una persona senza storia di viaggi recenti in Paesi in cui la malattia è endemica”, ha comunicato la Direzione Prevenzione della Regione Veneto che, in collaborazione con l’Ulss 9 scaligera e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, appena ricevuta comunicazione del caso, ha attivato le misure di sorveglianza previste. (WIRED Italia)
Non era un caso di malaria autoctona quello preso in esame e comunicato giovedì 7 novembre dalla Direzione prevenzione del Veneto, ma di importazione. (Corriere della Sera)
È importato e non autoctono il caso di malaria diagnosticato diagnosticato dall’Azienda ospedaliera di Verona. È quanto precisa in una nota la Regione Veneto, spiegando che “un recente viaggio all’estero in area endemica per malaria, inizialmente non dichiarato” dalla persona colpita “consente di classificare il caso come importato“. (LAPRESSE)
Il caso di malaria denunciato ieri dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona non è autoctono, ma importato. (L'Adige di Verona)