Malaria: il caso segnalato a Verona non è autoctono ma importato
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Non è autoctono, ma importato, il caso di malaria segnalato il 7 novembre dall'Azienda Ospedaliera di Verona, inizialmente attribuito a un possibile contagio avvenuto in Italia. Approfondimenti condotti dalla Direzione Prevenzione della Regione Veneto e dal Servizio di igiene e sanità pubblica (Sisp) dell'Ulss 9 Scaligera hanno fatto emergere l'informazione di un recente viaggio all'estero inizialmente non dichiarato del paziente in un'area endemica per malaria, escludendo la possibilità che si tratti di un caso autoctono. (Focus)
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Nel Veronese è stato diagnosticato un caso di malaria autoctona in una persona che non aveva viaggiato recentemente in paesi endemici. La notizia, comunicata dalla Direzione Prevenzione della Regione Veneto, ha destato preoccupazione e ha portato all'attivazione immediata di misure di sorveglianza. (La Voce di Rovigo)
Al momento sono in corso ulteriori approfondimenti, ma secondo Matteo Bassetti - direttore di Malattie Infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova - se venisse confermato potrebbe «cambiare completamente il paradigma futuro delle malattie infettive». (leggo.it)
La malaria si trasmette all’uomo solo attraverso la puntura di zanzare infette da un parassita (Plasmodium), un tipo zanzara che non dovrebbe essere presente, in quanto la malaria in Italia è stata ufficialmente eradicata negli anni ’70. (Sky Tg24 )
“E' stato diagnosticato dall'Azienda Ospedaliera di Verona un caso di malaria autoctona in una persona senza storia di viaggi recenti in Paesi in cui la malattia è endemica”, ha comunicato la Direzione Prevenzione della Regione Veneto che, in collaborazione con l’Ulss 9 scaligera e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, appena ricevuta comunicazione del caso, ha attivato le misure di sorveglianza previste. (WIRED Italia)
Malaria. Regione Veneto: “Caso registrato a Verona è importato e non autoctono” Riproduzione riservata (Quotidiano Sanità)
/// Malaria in Veneto. Indagine epidemiologica rivela che si tratta di caso importato e non autoctono. Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’ULSS 9 Scaligera ha completato un’approfondita analisi epidemiologica, dalla quale sono emersi elementi determinanti per escludere la possibilità che si tratti di un caso autoctono. (agenzia giornalistica opinione)