Aggressore suicida in carcere, l’aggredita: "Notizia che fa più male delle dieci coltellate"

Castel San Pietro, 23 luglio 2024 – “Questa notizia mi fa forse più male delle dieci coltellate di due mesi fa". Loredana Caprara è stata raggiunta domenica nel tardo pomeriggio dalla notizia del suicidio in carcere di Lul Zim Musta, l’uomo di origine albanese ed ex dipendente che l’aveva aggredita il 27 maggio scorso nel retro del ristorante albergo Il Gallo. ’Luli’, 48 anni, come veniva chiamato non solo in albergo ma anche in città, dove viveva da anni ottimamente inserito, aveva tentato di ucciderla, e non ci sono mai stati dubbi sulla volontarietà. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altre testate

Sono già 59 le persone che si sono tolte la vita in carcere dall’inizio dell’anno, alle quali vanno aggiunti i sei agenti della polizia penitenziaria che non ce l’hanno fatta più a reggere il peso della invivibilità in carcere. (Il Dubbio)

Amnistie e indulti per alleggerire il sovraffollamento delle carceri. È l’appello lanciato al governo e al parlamento da avvocati e magistrati fiorentini, che riflettendo sulla drammatica situazione nelle carceri ribadiscon… (La Repubblica Firenze.it)

«La solidarietà non basta più, è necessario che ognuno faccia la sua parte e si assuma le sue responsabilità». Il direttivo e l’osservatorio “diritti umani” della Camera penale, chiamano tutti alle proprie responsabilità dopo il suicidio alla Dozza di Lul Zim Musta, il detenuto albanese con problemi di salute mentale che domenica mattina si è tolto la vita impiccandosi in cella. (La Repubblica)

Detenuto si impicca a Rebibbia: è il 59esimo suicidio in 7 mesi

Temeva quello che c’è oltre le sbarre. Il futuro senza un riscatto, senza una prospettiva, senza un’opportunità. (La Stampa)

L’ultimo è avvenuto ieri a Rebibbia dove è stato rinvenuto impiccato nella sua cella un detenuto italiano di trent’anni, originario della Sicilia. Nella stanza era da solo, per tutta la giornata gli altri reclusi anche loro della sezione G 12 si sono rifiutati di rientrare dal passeggio, choccati dall’accaduto e in segno di protesta. (ilmessaggero.it)

"Trent'anni circa, italiano, è stato trovato impiccato stamattina nella sua cella del reparto G12 della casa circondariale di Roma Rebibbia, a nulla sono valsi i soccorsi". (Repubblica Roma)