Intelligenza artificiale. Maviglia: “Il progetto del Ministro è molto ideologico e poco scientifico, non ha nulla a che vedere con una sperimentazione scientifica”

Intelligenza artificiale. Maviglia: “Il progetto del Ministro è molto ideologico e poco scientifico, non ha nulla a che vedere con una sperimentazione scientifica” da la tecnica della scuola Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha annunciato nei giorni scorsi l’avvio di una sperimentazione della durata di due anni che coinvolgerà quindici classi di quattro regioni italiane (Lombardia, Toscana, Lazio e Calabria) sull’intelligenza artificiale: avrà come focus l’affiancamento di un assistente virtuale (IA) alle attività di insegnamento. (Formazione Anicia)

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Saranno 15 le classi — di scuole in Calabria, Lazio, Lombardia e Toscana — a sperimentare l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale generativa nella didattica quotidiana. Il test, annunciato dal ministro Valditara, avrà inizio tra ottobre e novembre, si concluderà nel 2026 e pone l’Italia tra i primi Paesi a sperimentare in modo strutturato le potenzialità didattiche dell'Intelligenza Artificiale. (Corriere della Sera)

Intelligenza Artificiale, parte la sperimentazione: “I miei docenti lavoreranno meglio e non di meno”. INTERVISTA alla Dirigente Daniela Perrone Di (Orizzonte Scuola)

Perché noi, le persone, e i nostri diritti vengano rispettati e garantiti. Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale deve avvenire con una prospettiva umano-centrica. (Corriere Milano)

Il mio insegnante è un robot: inizia la prima lezione gestita da un’intelligenza artificiale, e il futuro dei docenti è a rischio mentre l’AI prende il loro posto in aula. (Tech CuE)

Tuttavia, oggi emerge la consapevolezza che questi metodi non riescono più a rispondere efficacemente alle diverse esigenze degli studenti. Il mondo dell’educazione ha sempre seguito modelli tradizionali, basati su curricula standardizzati e approcci uniformi. (Ultima Voce)

Gli studenti sono sempre più chiamati ad interagire con software applicativi, strumenti di comunicazione digitale e nelle attività di studio, di ricerca. In un contesto caratterizzato da una rapida evoluzione tecnologica e da numerosi cambiamenti nel panorama lavorativo, diventa fondamentale favorire l’adattamento delle competenze digitali degli allievi. (Econopoly)