Sull’esultanza “in nome dei diritti” quando un tribunale li cancella
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Diritti umani | La sentenza emessa mercoledì 16 aprile dalla Corte suprema del Regno Unito nel caso For Women Scotland v Scottish Ministers è lunga 88 pagine e assai complessa. Ciò nonostante, è diventata subito oggetto di dibattito e di reazioni accese. In Italia non è mancata chi, purtroppo anche su questo blog, l’ha accolta … (Le persone e la dignità)
Su altre fonti
Londra, 19 apr. - Un gruppo di attivisti per i diritti delle persone transgender ha organizzato una protesta a Parliament Square a Londra in seguito a una sentenza della Corte Suprema del Regno Unito che ha sottolineato che la definizione legale di donna si basa sul sesso biologico. (Il Sole 24 ORE)
Che è il corpo a determinare la femminilità e la mascolinità. Leggo in giro a valle della sentenza britannica della Corte Suprema, in cui la corte si è pronunciata sulla possibilità che le donne trans possano concorrere per un posto destinato alle donne nei consigli di amministrazione che la sentenza sancirebbe il dato di fatto che solo chi nasce biologicamente donna è donna. (HuffPost Italia)
Rowling continua a festeggiare sui social media la sentenza di mercoledì scorso della Corte Suprema britannica, per cui una donna deve essere definita “in base al sesso biologico” e le donne transgender non hanno diritto a tutte le tutele previste per chi sia biologicamente di sesso femminile. (la Repubblica)
I manifestanti sottolineano che la sentenza ha lasciato molte persone transgender nel Regno Unito preoccupate per il loro futuro e per la loro inclusione in spazi monosessuali. (Tiscali Notizie)
Allora sono una donna? Per fortuna lo sono, anche se un po’ deragliata, con la conferma della Corte Suprema britannica e dei cinque giudici sapienti, che hanno stabilito «o nasci donna o nasci maschio». (la Repubblica)
Nel Regno Unito è polemica dopo la decisione della Corte Suprema, che ha stabilito che solo le donne assegnate femmine alla nascita rientrano nella definizione legale di “donna”. In piazza a Westminster, manifestazione a sostegno dei diritti delle persone transgender, intersex e non binarie, insieme a molte femministe critiche verso la sentenza. (La Stampa)