Libano, il generale Tricarico: «Improbabile una guerra totale. Il rischio è il ritorno del terrorismo»

«Il rischio vero della situazione creata dagli attacchi di Israele in Libano e dall’uccisione di Nasrallah non è il precipitare della situazione, la guerra totale. Che non ci sarà». Il generale Leonardo Tricarico, presidente di Icsa e già capo di stato maggiore dell’Aeronautica, parla di «paure esagerate e senza senso, mentre il pericolo è un altro». Quale? «Il terrorismo, unica arma rimasta all’Iran e ai suoi alleati. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Il Consiglio della Shura di Hezbollah, l'organismo decisionale centrale del gruppo sciita libanese, ha scelto Hashem Safieddine per sostituire Hassan Nasrallah come leader di Hezbollah. Lo scrive Haaretz e Al Arabya. (Sky Tg24 )

Il capo del consiglio esecutivo di Hezbollah, e cugino del defunto leader, ha assunto la guida del Partito di Dio, del quale ha scalato in fretta le gerarchie, forte di un rapporto privilegiato con l'Iran (AGI - Agenzia Italia)

L'aviazione israeliana ha bombardato domenica le città di Hodeida e Ras Issa nello Yemen, provocnado la morte di almeno quattro persone e il ferimento di diverse decine. L'esercito israeliano ha attaccato la città portuale dello Yemen, come già due mesi fa. (Euronews Italiano)

L'operazione di terra è (ormai) inevitabile: estesa a tutto il Libano e chiusa entro ottobre

Mentre cresce la tensione per un possibile attacco dell'Iran contro Israele in seguito all'uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, Naim Qassem, vice Segretario generale del gruppo islamista, ha avvertito che se Tel Aviv "volesse portare avanti un'incursione via terra'' in Libano, ''le forze della resistenza sono pronte. (Adnkronos)

A Gaza colpita ex scuola. Ucciso il leader di Hamas in Libano nel corso di un attacco nel sud del Paese. (Fanpage.it)

Per capire quale sarà il prossimo passo d'Israele e perché un'operazione di terra in Libano sia inevitabile bisogna partire da un dato di fatto. L'eliminazione di Hassan Nasrallah non era il fine, ma il mezzo della strategia israeliana. (il Giornale)