«Ucciso per un furto»: nuova rivelazione sull’omicidio di Angelo Vassallo
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Arresti nell’omicidio di Angelo Vassallo: una svolta dopo 14 anni Dopo 14 anni, sembra arrivata la tanto auspicata svolta nelle indagini per l’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica assassinato il 5 settembre 2010. Nella mattinata del 7 novembre scorso, i carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) di Roma hanno arrestato quattro persone, tra cui un colonnello dei carabinieri e un ex brigadiere, accusati di omicidio volontario in concorso. (Info Cilento)
Ne parlano anche altre testate
«Il carabiniere Lazzaro Cioffi ha ucciso Angelo Vassallo a colpi di pistola» (Giornale del Cilento)
I verbali choc dell'ex pentito Ridosso: "Ecco chi ha ucciso Angelo Vassallo" La versione fornita dal boss scafatese dovrà essere valutata dagli investigatori (Ottopagine)
Nella svolta sull’inchiesta per il delitto di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica assassinato il 6 settembre del 2010 e rimasto avvolto nel mistero per 14 lunghissimi anni, da subito si è compreso il ruolo focale di Romolo Ridosso, l’ex collaboratore di giustizia di Scafati destinatario della misura cautelare dell’arresto in carcere (al pari dei carabinieri Fabio Cagnazzo e Lazzaro Cioffi e dell’imprenditore scafatese Giuseppe Cipriano, tutti accusati di omicidio volontario in concorso con le aggravanti della premeditazione e delle finalità mafiose). (la Città di Salerno)
Leggi tutta la notizia Nuovi sviluppi nell'inchiesta sull'omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco - pescatore di Pollica ucciso il 5 settembre 2010. (Virgilio)
Nuovi sviluppi nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco - pescatore di Pollica ucciso il 5 settembre 2010 con 9 colpi di pistola. Romolo Ridosso , collaboratore di... (Virgilio)
Un altro motivo fu “il mancato conferimento dei lavori al cugino” di Cipriano (si tratta dei lavori di pavimentazione del porto di Acciaroli che nelle intenzioni del gruppo dovevano andare a Raffaele Maurelli, deceduto, in vita uno degli indagati del delitto, ndr), e che “dovevano andare via dal paese”. (Il Fatto Quotidiano)