Omicidio Vassallo. "Il Brigadiere Lazzaro Cioffi fu l'esecutore materiale", le affermazioni del pentito Ridosso
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Altre scottanti rivelazioni arrivano dal collaboratore Romolo Ridosso in merito al caso dell’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica ammazzato a colpi di pistola il 5 settembre del 2010. “Il Brigadiere dei Carabinieri Lazzaro Cioffi fu l’esecutore materiale” avrebbe affermato durante l’interrogatorio dell’11 novembre, come si legge in un articolo del giornalista Vincenzo Iurillo su “Il Fatto Quotidiano”. (ondanews)
Se ne è parlato anche su altri media
Emergono nuovi dettagli sul tragico omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore ucciso con nove colpi di pistola il 5 settembre 2010. A distanza di oltre un decennio, le dichiarazioni di Romolo Ridosso, collaboratore di giustizia e uno dei quattro arrestati dalla DDA di Salerno, gettano luce su moventi inediti e inquietanti. (Giornale del Cilento)
«Il carabiniere Lazzaro Cioffi ha ucciso Angelo Vassallo a colpi di pistola» (Giornale del Cilento)
Leggi tutta la notizia Nuovi sviluppi nell'inchiesta sull'omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco - pescatore di Pollica ucciso il 5 settembre 2010. (Virgilio)
Romolo Ridosso , collaboratore di... Nuovi sviluppi nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco - pescatore di Pollica ucciso il 5 settembre 2010 con 9 colpi di pistola. (Virgilio)
“Mi disse 'è stato 'o cumpagno tuo'. Io dedussi che era Cioffi perché era l'unico del gruppo che frequentavo insieme a lui”. È quanto emerge dai verbali dell'interrogatorio di Romolo Ridosso, ex collaboratore di giustizia che è stato arrestato insieme ad altre tre persone nell'ambito dell'omicidio del sindaco Angelo Vassallo (Ottopagine)
Nella svolta sull’inchiesta per il delitto di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica assassinato il 6 settembre del 2010 e rimasto avvolto nel mistero per 14 lunghissimi anni, da subito si è compreso il ruolo focale di Romolo Ridosso, l’ex collaboratore di giustizia di Scafati destinatario della misura cautelare dell’arresto in carcere (al pari dei carabinieri Fabio Cagnazzo e Lazzaro Cioffi e dell’imprenditore scafatese Giuseppe Cipriano, tutti accusati di omicidio volontario in concorso con le aggravanti della premeditazione e delle finalità mafiose). (la Città di Salerno)