Sanità: rinuncia alle cure, nel 2023 9 molisani su 100 hanno rinunciato a prestazioni necessarie.
Nel 2023 nove molisani su cento hanno rinunciato a prestazioni sanitarie pur avendone bisogno, percentuale in aumento rispetto al 2022 (circa il 6%). E’ quanto emerge dal terzo Rapporto civico sulla salute di Cittadinanzattiva su dati Istat. L’indicatore esamina il mancato accesso a visite mediche, escluse quelle odontoiatriche, o accertamenti diagnostici ritenuti necessari in un anno, dovuto a problemi economici o legati a caratteristiche dell’offerta, come lunghe liste di attesa, o difficoltà nel raggiungere i luoghi di erogazione del servizio. (OP Molise)
Ne parlano anche altri giornali
In Puglia un anziano con una patologia su quattro rinuncia a curarsi per via delle liste d'attesa che sono troppo lunghe, per i costi della sanità o perché ha delle difficoltà nel raggiungere ospedali e cliniche. (quotidianodipuglia.it)
In Sardegna la percentuale di ultra sessantacinquenni che deve soprassedere è tra le più alte d’Italia: il 35,7% degli anziani con patologie non può fare visite mediche o esami diagnostici, deve arrendersi a liste d’attesa infinite, ai costi troppo alti delle prestazioni, alle difficoltà di andare nelle strutture (perché sono soli e non riescono a spostarsi agevolmente). (L'Unione Sarda.it)
“Nel 2023 la criticità che ha più afflitto i cittadini che si sono rivolti a Cittadinanzattiva è quella relativa all’accesso alle prestazioni (32,4%), trasversale rispetto a tutte le macroaree analizzate”. (TuttoSanità)
Questi i dati della sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità. (L'Adige di Verona)
Getta la spugna per una prenotazione, in un gravissimo cortocircuito, proprio chi ne avrebbe più bisogno in base alle proprie condizioni di salute: il 25% di persone con cronicità ovvero con almeno una patologia cronica fra quelle indagate in Passi d'Argento. (Vanity Fair Italia)
CAMPOBASSO. “Per ben 60 mila persone, oltre il 21% dell’intera popolazione regionale, è impossibile raggiungere il pronto soccorso entro 30 minuti. Altro che Decreto Molise e sanità migliore, ad oggi i nostri concittadini rischiano di non ricevere assistenza tempestiva in caso di emergenza. (isnews.it)