Blitz contro le key box e gli affitti brevi: attivisti in azione anche a Rimini

Blitz contro le key box e gli affitti brevi: attivisti in azione anche a Rimini
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Corriere Romagna ECONOMIA

‘marchiate’ con X rosse adesive - si è accesa a Firenze con il blitz dello scorso 9 novembre (nei giorni del Forum sul turismo). Dopo l’innesco la partita su uno dei simboli del boom degli affitti turistici brevi (le microcassette a combinazione che custodiscono le chiavi di accesso alle abitazioni) si è allargata in altre città. Che ora, con i movimenti per il diritto all’abitare, fanno rete e si coordinano in una prima azione questa notte pensata in contemporanea a Firenze, Genova, Venezia, Rimini e Milano (Corriere Romagna)

La notizia riportata su altri giornali

A Firenze, Genova, Venezia, Rimini e Milano, gli attivisti hanno coperto le keybox con strisce di nastro adesivo recanti slogan come «Meno affitti brevi, più case per tutt», «Il tuo b&b, il nostro sfratto», «La tua casa era casa mia». (il manifesto)

Nuova protesta nella notte a Firenze contro affitti brevi e overtourism. L'azione nella notte ha interessato una ventina di strade cittadine: via di Mezzo, via Fiesolana, via de Pilastri, borgo Allegri, via de Macci, via dell'Agnolo e traverse con via Ghibellina, piazza de' Ciompi, una parte di borgo Albizi, via del Campuccio, via Camaldoli, via del Leone, via Santa Monaca, via dell'Ardiglione, via delle Caldaie, via Santa Monaca, e via dei Serragli. (gonews)

Nella notte tra il 27 e il 28 dicembre le “key box”, le cassette per le chiavi utilizzate nelle locazioni turistiche, sono state prese di mira contemporaneamente in cinque città: Firenze, Milano, Genova, Rimini e Venezia (Il Fatto Quotidiano)

Il Comune tira dritto. La stretta in primavera. Rivoluzione in centro: "Via tutte le chiavi"

Venezia pure. Adesso quella sull’overtourism e gli affitti brevi fiorentini l’ha fatta sua. (La Repubblica Firenze.it)

Entro il 1° gennaio, tutte le strutture turistico-ricettive (alberghi, ma anche B&B e case vacanze) dovranno dotarsi del «Cin», il «codice identificativo nazionale»: un codice rilasciato dal ministero del Turismo con l’obiettivo di «garantire la trasparenza del mercato, la tutela della concorrenza e la sicurezza del territorio, contrastando le forme di ospitalità irregolare»; andrà esposto all’esterno di ogni struttura (hotel) o di ogni edificio che accoglie attività di questo tipo (in sostanza, andrà affisso anche al di fuori di un palazzo che ospita un appartamento adibito a casa vacanze). (L'Eco di Bergamo)

La crociata di Palazzo Vecchio per arginare le storture dell’overtourism, accentuatesi – proprio quando il fenomeno andava ripensato e resettato – subito dopo la pandemia prenderà corpo nei prossimi mesi, certo prima dell’estate, quando le nuove misure diventeranno operative. (LA NAZIONE)