##Lagarde: dati confermano calo inflazione, ne terremo conto a ottobre
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Dopo che i dati dalle maggiori economie dell'eurozona, specialmente quelli di Italia, Francia e Germania hanno evidenziato ulteriori moderazioni dell'inflazione, si profila uno sviluppo in questa direzione dai dati che domani pubblicherà Eurostat, a consuntivo di tutta l'area valutaria per settembre. E le dichiarazioni giunte oggi dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, alimentano le ipotesi di un nuovo possibile taglio dei tassi di interesse già alla riunione del Consiglio direttivo del 17 ottobre. (Tiscali Notizie)
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"I dati preliminari diffusi da Eurostat, che segnalano un calo dell'inflazione nell'area euro all'1,8% a settembre, rispetto al 2,2% di agosto, rappresentano certamente un segnale incoraggiante. L'aumento dei prezzi nei settori fondamentali, come i servizi (+4%) e i beni di prima necessità quali cibo, alcolici e tabacchi (+2,4%), continua a pesare sulle famiglie italiane e sui lavoratori, già colpiti da una riduzione del potere d'acquisto. (Il Giornale d'Italia)
Oggi però è la stessa presidente Christine Lagarde ad appoggiare l’ipotesi di una fusione. “Le fusioni bancarie transfrontaliere sono auspicabili“, ha affermato oggi un audizione al parlamento europeo. (Il Fatto Quotidiano)
Far progredire l’unione dei mercati dei capitali è una parte importante di questo programma, ma non l’unica. Sono sicura abbiate già sentito questo concetto dal mio illustre predecessore. (il Giornale)
Le proiezioni dello staff della Bce di settembre prevedono un'inflazione media del 2,5% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e dell'1,9% nel 2026" così la presidente della Bce Christine Lagarde, in audizione al Parlamento Europeo. (il Giornale)
Lo ha affermato la presidente della Bce, aggiungendo alcune considerazioni, rispetto al testo che stava leggendo, nelle sue dichiarazioni introduttive all'audizione trimestrale al Parlamento Europea sottolineando che "gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia sul fatto che l'inflazione tornerà a livello obiettivo in maniera tempestiva. (LA STAMPA Finanza)
– Dopo che i dati dalle maggiori economie dell’eurozona, specialmente quelli di Italia, Francia e Germania hanno evidenziato ulteriori moderazioni dell’inflazione, si profila uno sviluppo in questa direzione dai dati che domani pubblicherà Eurostat, a consuntivo di tutta l’area valutaria per settembre. (Agenzia askanews)