Addio a Sven Eriksson, le reazioni del mondo del calcio: «Un esempio di educazione e classe»

TRIESTE. «Cosa lascia al calcio moderno? Lascia la classe. Che ha dimostrato, sempre, nei comportamenti». Sono le parole di Dino Zoff a riassumere al meglio la perdita di Sven-Goran Eriksson. Tutto il mondo calcistico (e non solo) si è stretto ieri nel vivo ricordo della figura dell’amato allenatore svedese. «Eriksson era un uomo piacevole sotto tutti gli aspetti, sia lavorativi che di compagnia.… (Il Piccolo)

Ne parlano anche altri giornali

Il ragazzo dello striscione virale per Eriksson ci racconta le emozioni vissute e lo scambio di sguardi con Eriksson... (La Lazio Siamo Noi)

Massimo Cragnotti riscrive la narrazione sull'addio di Nesta alla Lazio. Il figlio del presidente dell'età dell'oro biancoceleste, tra la fine degli anni '90 e i primi del 2000, è intervenuto oggi durante la diretta Facebook Solo la Lazio Talk Live, nella quale si parlava del periodo vincente di Sven Goran Eriksson (Calciomercato.com)

Carlo Ancelotti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Las Palmas. Il tecnico italiano ha dedicato un pensiero al tecnico svedese, scomparso a 76 anni per un tumore al pancreas, e al difensore del Nacional Montevideo morto a soli 27 anni: "Nelle ultime ore abbiamo ricevuto due notizie molto tristi: Juan Izquierdo ed Eriksson sono morti. (Sport Mediaset)

I totem della Lazio a Lotito: “Il nuovo stadio al Flaminio sia intitolato a Eriksson e Maestrelli”

«Mi auguro di sì, in quella stagione e in quelle che trascorsi con lui alla Lazio con la vittoria dello scudetto. «Proprio così. Il mio procuratore gli aveva fatto avere alcune videocassette e su quelle si basò per chiedere ai dirigenti della Samp di acquistarmi. (fcinter1908)

Dopo le esperienza sulle panchine di Fiorentina, Benfica e Sampdoria era tornato nella Capitale, sponda Lazio. Dopo una lunga malattia, si è spento ieri mattina all’età di 76 anni Sven-Göran Eriksson. L’allenatore e dirigente sportivo svedese era arrivato in Italia nel 1984 guidando la Roma per tre stagioni e vincendo con i giallorossi la Coppa Italia 1985-1986. (vistanet)

Juan Sebastian Veron e Massimo Maestrelli, due persone unite dall’amore per la Lazio e ora anche da un’idea condivisa: «Sarebbe bello intitolare il nuovo stadio biancoceleste, sperando che il Flaminio possa diventarlo, a Tommaso Maestrelli e Sven Goran Eriksson». (Repubblica Roma)