Gli spot deepfake di Meloni e Mattarella che pubblicizzano investimenti-truffa

Gli spot deepfake di Meloni e Mattarella che pubblicizzano investimenti-truffa
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
la Repubblica ECONOMIA

La Consob grazie ai nuovi poteri ottenuti con la legge capitali, ha oscurato sei pubblicità e quattro siti che sfruttavano anche l’immagine di Sergio Mattarella per prospettare incredibili guadagni online (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Consob ha bloccato le pubblicità di questi servizi finanziari ab… MILANO – Investimenti in criptovalute pubblicizzati dalla premier Giorgia Meloni e dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: sembra impossibile da credere, infatti non c’è nulla di reale. (la Repubblica)

Il Reparto Parassitosi Alimentari e Neglette (PAN), con il supporto del Reparto Malattie Trasmesse da Vettori (MTV) del Dipartimento Malattie Infettive dell’Iss, è stato designato come nuovo laboratorio di riferimento europeo per quanto riguarda le infezioni parassitarie da elminti e protozoi; un gruppo di patogeni che causano malattie come l’echinococcosi, la trichinellosi, la toxoplasmosi e la malaria. (Frosinone News)

Il motto? «In 7 ore vi fa uscire dalla povertà» (Milano Finanza)

Spot con Mattarella e Meloni, la Consob blocca la pubblicità di servizi finanziari abusivi

Le storie di redenzione nel calcio hanno sempre un fascino particolare, soprattutto quando coinvolgono giocatori che sembravano ai margini del progetto. La Juventus di Thiago Motta sta vivendo proprio una di queste parabole, con un protagonista che ha completamente ribaltato le gerarchie iniziali. (Minuti Di Recupero)

La Consob ha smascherato una truffa online basata su video finti di Giorgia Meloni o Sergio Mattarella, che promettevano guadagni dai 40 ai 50 mila euro in pochi mesi con un investimento iniziale di appena 250 euro. (Lettera43)

La Consob ha bloccato le pubblicità di servizi finanziari abusivi diffuse tramite internet, che per promuovere in rete le iniziative di intermediari non autorizzati facevano impropriamente leva, attraverso due siti web, sulla notorietà di esponenti di primo piano del mondo istituzionale italiano, come la premier Giorgia Meloni, e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nonché sull'immagine di un marchio ben riconoscibile come quello dell'Eni. (Italia Oggi)