Urso: Al Consiglio Competitività un position Paper per modificare 'traiettoria' Ue su auto

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LA STAMPA Finanza ECONOMIA

"Abbiamo svolto dopo una mozione parlamentare un tavolo con Stellantis lo scorso 14 novembre che si è concluso con la richiesta all'azienda di presentarci entro il 16 dicembre, nel prossimo tavolo, un 'Piano Italia' convincente e sostenibile che preveda investimenti negli stabilimenti nel nostro paese, così come richiesto dalle mozioni parlamentari approvate". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso nel corso del Question Time alla Camera, come riferisce l'agenzia stampa Energia Oltre. (LA STAMPA Finanza)

La notizia riportata su altre testate

In occasione degli 80 anni del quotidiano Il Tempo, il direttore Tommaso Cerno ha intervistato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso nel corso dell'evento "L’importanza delle infrastrutture" organizzato dal quotidiano romano presso Palazzo Wedekind. (il Giornale)

Il Governo italiano ha deciso di tagliare il fondo automotive per il 2025, motivo per cui non saranno riproposti gli incentivi come nel 2024, terminati in circa 9 ore per le auto a batteria. Secondo Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, non hanno riscosso il successo sperato. (ClubAlfa.it)

Allora, cosa succede? Succede che, dopo averci spiegato che l’Italia e l’Europa dovevano fare la rivoluzione verde, dopo averci spiegato che l’auto green era giusta, senza aver fatto nessuna critica alle politiche negli ultimi 5 anni di decarbonizzazione dell’Europa, sono arrivati a vedere oggi quello che noi vedevamo ieri, e cioè che le auto elettriche non si vendono. (Nicola Porro)

La crisi dell'auto elettrica: perché le vendite crollano | Milena Gabanelli

La crisi delle auto elettriche Emilio Deleidi (rtl.it)

(REGFLASH) Bruxelles, 21 nov. – “Il rafforzamento della competitività europea resta centrale e l’Unione sta finalmente agendo per proteggere i suoi interessi strategici, a partire dal settore automobilistico. (Regione Abruzzo)

Più della Russia». Mentre gli eventi estremi diventano sempre più frequenti e devastanti (Valencia e Filippine sono solo gli ultimi di una lunga serie), crescono le pressioni per rallentare la transizione energetica. (Corriere della Sera)