Strage di Calenzano, un carrello sollevato vicino alla nube di vapore di carburanti all'origine dell'esplosione? L'aspirazione non funzionava
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Al momento dell'esplosione nel deposito Eni di Calenzano, nelle vicinanze della pensilina numero 6 era in atto il sollevamento di un carrello, tramite un macchinario, proprio in concomitanza alla formazione di una nube di vapori di carburanti. La vicinanza di questa operazione potrebbe aver contribuito all'innesco dell'esplosione. È quanto si apprende ai margini dell'inchiesta della procura di Prato, in base a ipotesi maturate nel prosieguo degli accertamenti tecnici in corso. (Corriere Fiorentino)
Su altre fonti
Questo è quanto emerso dalle indagini e dalle testimonianze che gli inquirenti stanno raccogliendo per arrivare a ricostruire il quadro esatto di quella mattina negli attimi che hanno preceduto la tragedia. (Corriere Fiorentino)
Se ieri mattina giornata di lutto regionale le istituzioni toscane si sono fermate per un momento di raccoglimento per le vittime, nel pomeriggio nella piazza principale di Calenzano si è tenuta una manifestazione indetta dalle maggiori sigle sindacali per dire basta alle morti sul lavoro, con la partecipazione di oltre un migliaio di persone. (il Giornale)
Gli inquirenti non dicono se ad eseguirli fosse la stessa squadra di cinque operai della Sergen, oppure anche di altre ditte. Lunedì mattina nel deposito Eni di Calenzano erano in corso non uno ma due differenti interventi di manutenzione straordinaria. (Corriere della Sera)
Calenzano (Firenze), 14 dicembre 2024 – Il sistema di raccolta dei vapori alla pensilina numero 6 era mal funzionante. (LA NAZIONE)