Ex Ilva, accordo nella notte per Cig a 4.050 lavoratori

Altri dettagli:
Ponte sullo Stretto Messina

È arrivato nella notte, dopo oltre 14 ore continuative di trattativa nella sede del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, il verbale di accordo sulla Cassa integrazione straordinaria di Acciaierie d'Italia in Amministrazione Straordinaria ( ex Ilva) che interesserà 4.050 lavoratori (3.500 su Taranto e 450 sugli altri siti). L'annuncio è arrivato attraverso una nota della Fim Cisl. Tutte le organizzazioni sindacali (tra cui Fim, Fiom e Uilm) presenti al Tavolo hanno sottoscritto l'accordo che prevederà importanti novità e agevolazioni ai lavoratori coinvolti dalla Cigs: riconoscimento di integrazione salariale pari al 70% della retribuzione, oltre ai relativi ratei di tredicesima e premio di produzione. (Teleborsa)

Se ne è parlato anche su altre testate

La misura, valida per i prossimi 7 mesi e prorogabile di ulteriori 12 dopo un esame congiunto tra le parti, colpirà soprattutto Taranto con 3.500 dipendenti, seguita da Genova con 270, Novi Ligure con 175, 35 a Marghera, 25 a Milano e 10 a Paderno. (il manifesto)

L’USB esprime “soddisfazione per aver raggiunto, insieme alle altre organizzazioni sindacali, l’accordo sulla cassa integrazione di Acciaierie D’Italia, un passo cruciale per la realizzazione del ‘Piano di Ripartenza’. (StatoQuotidiano.it)

L’Iscro è destinata ai professionisti iscritti alla Gestione separata che svolgono attività di lavoro autonomo. I requisiti per accedere a questa prestazione includono l’iscrizione alla Gestione separata, non essere percettori di trattamenti pensionistici diretti, non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie e aver prodotto un reddito di lavoro autonomo inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo degli anni precedenti, comunica l’Inps. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Ex Ilva, in campo sei acquirenti: da Marcegaglia ad Arvedi (e 4 gruppi stranieri)

E il bando per la cessione sarà pubblicato entro la fine di luglio. A contendersi l’ex Ilva ci sono anche due imprese italiane. (La Stampa)

Fu l’avvio della crisi tuttora aperta. Dodici anni fa all’Ilva di Taranto, proprio il 26 luglio, il sequestro degli impianti da parte della Magistratura per i reati ambientali e l’arresto dei Riva, allora proprietari e amministratori della fabbrica, e i loro dirigenti. (Il Sole 24 ORE)

Sono sei, per ora, i soggetti industriali interessati all’ex Ilva di Taranto. Vulcan Green Steel e Steel Mont (India), Metinvest (Ucraina), Stelco Holdings (Canada), Sideralba e Marcegaglia (Italia) sarebbero interessati all’acquisto del gruppo siderurgico ora in amministrazione controllata che il governo metterà in vendita con un bando in arrivo entro 10 giorni. (Corriere della Sera)