Camorra e scommesse, l’ultima notte da campione di Pantani

PUBBLICITÀ Sarà la Procura di Trento a provare a dare una spiegazione alla morte di Marco Pantani e a quel nesso tra le scommesse, la camorra e il declino di un campione, caduto nel baratro poco prima di trionfare al Giro d’Italia del 1999. L’inchiesta punta a far luce sulle scommesse clandestine intorno al Giro d’Italia del 1999 e al mistero del test antidoping di Marco Pantani alla vigilia della penultima tappa, quando, con oltre 6 minuti di vantaggio sul secondo, aveva ben pochi motivi per farsi beccare in fallo ad un controllo a cui già sapeva di doversi sottoporre. (Internapoli)

Ne parlano anche altri media

Subito dopo la notizia della riapertura delle indagini sulla squalifica di Marco Pantani arriva un'altra importante svolta. (SpazioCiclismo)

Nel giorno della notizia che la Procura di Trento ha riaperto l'indagine sul Giro d'Italia 1999, sono ritornate attuali le parole di Andrea Scanzi in un video sul suo canale Youtube: "Il 14 febbraio 2004 è stato uno dei giorni più brutti della mia vita. (AreaNapoli.it)

LE NUOVE INDAGINI DELLA POCURA DI TRENTO. Il primo riguarda le nuove indagini della Procura di Trento: i magistrati ipotizzano che un’associazione mafiosa finalizzata alle scommesse abbia alterato i risultati dei test antidoping del ciclista nel Giro d’Italia del 1999, causando l’esclusione del “Pirata” dalla corsa e avviando un declino che lo avrebbe portato alla tragica scomparsa nel 2004. (ROMA on line)

Marco Pantani, è un mito come Maradona. Riaperta l’inchiesta a 25 anni dalla sua morte, per nuovi elementi emersi.

Nel… Come in un gioco dell’oca giudiziario si riparte da Trento. (La Stampa)

Ma davvero è stato riaperta l’indagine sull’esclusione del ciclista Marco Pantani dal Giro d’Italia del 1999? Era avvenuta per un presunto giro di scommesse clandestine e ora sì, c’è la nuova indagine della Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Trento, e al centro dell'inchiesta, coordinata dalla pm Patrizia Foiero, c'è la tappa di Madonna di Campiglio. (MOW)

La Direzione distrettuale antimafia della Procura di Trento procede – senza indagati – secondo l’articolo 416 bis del Codice penale, ossia associazione di stampo mafioso e la pm trentina intende far luce anche sul possibile intervento della criminalità organizzata: la camorra avrebbe scommesso miliardi sul ritiro del “Pirata” al giro d’Italia del 1999 come testimoniato anche dall’ex re della mala milanese, Renato Vallanzasca, che dieci anni fa rivelò: “Mi dissero di scommettere contro il Pirata perché non avrebbe finito il Giro”. (Positanonews)