Palermo, anche l’oculista di Matteo Messina Denaro indagato per favoreggiamento
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Palermo, anche l’oculista di Matteo Messina Denaro indagato per favoreggiamento A. P., oculista di 69 anni, è indagato per favoreggiamento personale aggravato. Avrebbe visitato Matteo Messina Denaro in almeno due occasioni. Iscriviti a RUMORE, la newsletter di Fanpage.it contro il silenzio A cura di Davide Falcioni Nell'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo sulla rete di complici che aiutarono nella sua lunga latitanza l'ex boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro è finito anche un medico oculista, A. (Fanpage.it)
La notizia riportata su altri giornali
Due ricette mediche firmate dal primario di oculistica di Villa Sofia prima e dell’ospedale Civico adesso, Antonino Pioppo oggi 69 anni, sono alla base della nuova inchiesta per favoreggiamento nei confronti del boss deceduto Matteo Messina Denaro ex primula rossa della mafia siciliana. (BlogSicilia.it)
Andrea Bonafede, Giuseppe Giglio, Vito Accardo, Gaspare Bono, Giuseppe Bono, Renzo Bono, Salvatore Bono: sono solo alcune delle false identità che durante la latitanza avrebbe usato Matteo Messina Denaro, scoperte dalla Procura di Palermo che ha chiesto agli ospedali Villa Sofia e Civico la documentazione sanitaria intestata a ben 15 pazienti ritenendo che le relative generalità possano essere state utilizzate dal capomafia. (Tuttosport)
Proseguono le indagini sulle coperture e l’aiuto ricevuto dal boss Matteo Messina Denaro, morto nel settembre scorso, durante la sua latitanza. Sono in corso perquisizioni negli ospedali Villa Sofia e Civico di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sulle coperture di cui ha goduto mentre di nascondeva. (Il Fatto Quotidiano)
I nomi isolati dai documenti trovati nei covi del boss sono tutti di persone in vita e quasi tutti di Campobello di Mazara (LAPRESSE)
Adesso, il professionista è indagato per favoreggiament… Fra i documenti che il boss Matteo Messina Denaro conservava nella sua casa covo di Campobello di Mazara, c’erano due ricette mediche. (La Repubblica)
Andrea Bonafede, Giuseppe Giglio, Vito Accardo, Gaspare Bono, Giuseppe Bono, Renzo Bono, Salvatore Bono: sono solo alcune delle false identità che durante la latitanza avrebbe usato Matteo Messina Denaro, scoperte dalla Procura di Palermo che ha chiesto agli ospedali Villa Sofia e Civico la documentazione sanitaria intestata a ben 15 pazienti ritenendo che le relative generalità possano essere state utilizzate dal capomafia. (Gazzetta di Parma)