Meteo: Toscana, Alluvione nel pisano, strade come fiumi a Castellina Marittima. Video

26/10/2024 INTERNO

Ennesima alluvione in Toscana. Sembrava conclusa l’emergenza e invece nella notte di sabato un violento nubifragio ha nuovamente bussato nella Val di Cecina colpendo Cecina e allagando parecchi tratti della città.Esondato il fiume Fine, attorno alle 2 di notte, a Le Badie nel Comune di Castellina Marittima che ha travolto il paese e diverse abitazioni con fiumi di acqua. Srt206 interrotta. Il Video in alto (iLMeteo.it)

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Dalle 23 alle 2 di notte Cecina è stata investita da un intenso temporale autorigenerante che ha riversato a terra una quantità d’acqua eccezionale in poco più di due ore. Non ci sono stati straripamenti di torrenti, ma il sistema complessivo delle fogne urbane (pur ripulite) non è bastato a smaltire la massa d’acqua. (IL TELEGRAFO Livorno)

Le immagini dei disastri provocati dal maltempo nella zona di Le Badie nel Pisano. I vigili del fuoco sono intervenuti anche nel comune di Vicopisano per un incidente stradale, che ha coinvolto un'auto uscita fuori strada e finita in un fossato pieno di acqua. (la Repubblica)

Oggi, il territorio del Pisano sta affrontando una situazione di grave emergenza a causa di un’intensa ondata di maltempo che ha portato forti precipitazioni e numerosi disagi. I temporali persistenti hanno provocato l’esondazione di diversi torrenti e canali, creando allagamenti diffusi che hanno colpito numerose aree urbane e rurali. (Tempo Italia)

Un’altra notte con l’acqua alla gola per l’Alta Valdera, la Valdicecina e Cecina. Di Gabriele Nuti Una sequenza incredibile di disastri e di danni. (LA NAZIONE)

La pioggia incessante isola interi casolari, costringe le famiglie ad abbandonare, in tutta fretta, le pareti di casa per rifugiarsi in luoghi più sicuri. La loro potenza sradica gli alberi. (LA NAZIONE)

Strade che diventano fiumi di fango, macchine, case sott’acqua sono immagini ormai all’ordine del giorno, con un costo sociale ed economico insostenibile. Eventi eccezionali che si ri… (La Repubblica Firenze.it)