Gaza, Hamas vuole disertare colloqui su tregua

Più informazioni:
Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Gaza, Hamas vuole disertare colloqui su tregua 12 agosto 2024 Hamas ha annunciato di aver respinto l'invito di Stati Uniti, Qatar ed Egitto per un ultimo round di negoziati sulla tregua nella Striscia di Gaza previsto per giovedì e ha invitato ad "applicare" il piano in tre fasi proposto agli inizi di luglio da Washington. Israele avrebbe però ricevuto indicazioni secondo cui il leader del movimento Sinwar è interessato a un accordo sul rilascio degli ostaggi. (Il Sole 24 ORE)

Su altri giornali

Mentre Israele si prepara all'attacco rappresaglia da parte dell'Iran, Hamas, piuttosto che andare avanti con nuovi colloqui, chiede che venga attuato quello che è stato accettato il 2 luglio,... (Virgilio)

Sul tavolo delle trattative per il cessate il fuoco a Gaza, il nuovo leader politico e militare di Hamas, Yahya Sinwar, ha rilanciato ancora una volta la liberazione di Marwan Barghouti come condizione imprescindibile per la liberazione degli ostaggi, con l’intenzione di porlo al comando della Cisgiordania e di Gaza. (Start Magazine)

Lo riporta Channel 12 aggiungendo che Hamas sarà rappresentato al vertice (da altri negoziatori) e quindi sarà possibile per i mediatori fare la spola tra le due parti. (Sky Tg24 )

Il caso Barghouti fra Hamas e Israele

A Gaza speranze di tregua, Hamas: “Favorevoli a ripartire dal piano del presidente Biden” ROMA – Hamas è pronto a tornare al piano di pace in tre fasi presentato il 31 maggio scorso dal presidente Joe Biden: è quanto si legge in una nota rilanciata dall’emittente Al Jazeera, in cui si ricorda che il movimento si è sempre detto favorevole a quella road map. (Dire)

Giornate di massima suspence e di incertezza in Israele, mentre, da un lato, Usa, Egitto e Qatar completano i preparativi di un vertice dedicato ad un’intesa su una tregua a Gaza e mentre, dall’altra, i responsabili alla difesa di Tel Aviv scrutano continuamente il cielo in attesa di una ‘nuvola nera’: ossia di un possibile attacco multiplo in contemporanea (o anche scaglionato) di Hezbollah libanesi, dell’Iran e degli Houti yemeniti, tutti determinati a saldare conti passati con lo Stato ebraico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Secondo la proposta degli Stati Uniti e dei mediatori, Israele inviera' la squadra per i negoziati nella data concordata, cioe' il 15 agosto. Vogliamo che i nostri ostaggi ritornino a casa, motivo per cui accogliamo con favore questo accordo sostenuto anche dal presidente degli Stati Uniti Biden e dagli altri Paesi mediatori. (Il Mattino di Padova)