Donald Trump, l’ostentazione del corpo ferito come slogan elettorale

Un vistoso cerotto bianco, un paraorecchi rettangolare che copre quella che Trump, in una telefonata “carpita” con il candidato indipendente alla Casa Bianca Robert Kennedy Jr. , descrive come la puntura del «più grande insetto del mondo». Quella ferita da poco, che per poco non lo uccideva, è l’immagine iconica delle Presidenziali Usa 2024. E, mostrata al pubblico della Convention repubblicana dal redivivo The Donald, è una medaglia appuntata all’orecchio. (ilmessaggero.it)

Su altri giornali

Ci sono fotografie che rimangono nella storia e che raccontano in modo sintetico e immediato un momento che diventa parte della memoria collettiva. L’immagine di Donald Trump sanguinante che si è appena rialzato per arringare la folla dopo che gli hanno sparato, con gli uomini della sicurezza attorno a lui e la bandiera statunitense come sfondo, è una di queste. (Il Fatto Quotidiano)

US Republican candidate Donald Trump is seen with blood on his face surrounded by secret service agents as he is taken off the stage at a campaign event at Butler Farm Show Inc. – Esistono proiettili o dardi che fin dall’antichità sono riusciti a cambiare il senso della storia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Trump si è mosso in modo saggio dopo l’attacco: sia lui che la moglie Melania hanno diramato note dai toni quasi pacati, presidenziali, meglio ostentare un molto americano eroismo di fronte alle avversità che accusare gli avversari di seminare odio. (Vanity Fair Italia)

In vendita su Amazon le magliette con la foto dell'attentato a Trump

E neanche quel "fight, fight, fight", combatti combatti combatti, urlato ai suoi sostenitori poco dopo aver rischiato la pelle. Non quel pugno rivolto verso l’alto col sangue che intanto sgorga dall’orecchio. (il Giornale)

L'epica e realistica descrizione del trionfo e della tragedia di Giovanna D'Arco. Per qualcuno fu un'eroina, per altri una santa, per altri ancora un'eretica. (La7)

E' stato un attimo: sino a poche ore prima dell'assalto, in produzione e circolazione c'erano le magliette con lo slogan storico di Trump, quello con cui il tycoon aveva portato avanti la sua prima campagna elettorale "Make America great again". (TGLA7)