Tajani: “Sciogliere CasaPound? Non ho nulla in contrario”

"Spetta alla magistratura e al legislatore. C'è una legge che prevede che ci debba essere una sentenza della magistratura: se ci fossero gli estremi per farlo, come una violazione della legge e della Costituzione, io non avrei problemi": parlando con i cronisti al Senato sull’ipotesi di scioglimento di CasaPound a dirlo è il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani. E sull’aggressione… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Il legale … (La Repubblica)

Oggi le autorità hanno identificato il quinto presunto aggressore, ma la sinistra ha colto l’occasione per strumentalizzare la vicenda per gettare fango sul governo presieduto da Giorgia Meloni. Un pestaggio inaccettabile, il giudizio tranchant di Antonio Tajani, ma il ministro degli Esteri ha tenuto a precisare sul possibile scioglimento del movimento di estrema destra: "Non è che si sciolgono le organizzazioni così, 'a capocchia', uno si alza e lo fa. (il Giornale)

Si tratta di un 33enne di Chivasso, Paolo Quintavalla, di professione maniscalco. Nella notte i poliziotti della Digos di Torino hanno identificato il quinto soggetto responsabile dell'aggressione al giornalista de La Stampa Andrea Joly. (La Stampa)

Torino, identificato un altro aggressore del giornalista Andrea Joly: è un 33enne di CasaPound

Andrea, ci racconta cos’è successo? Era lì per servizio? TORINO — Una passeggiata in una sera d’estate, luci in fondo a una strada, cori e fuochi d’artificio, curiosità. A un vero cronista serve molto meno per andare a vedere che succede. (La Repubblica)

E il cronista non doveva dichiararsi». Ieri un nuovo affondo sull’Autonomia differenziata. (ilmessaggero.it)

Nella mattinata di oggi, venerdì 26 luglio, la digos ha perquisito la sua abitazione a Chivasso, nel Torinese. È stato identificato il quinto presunto responsabile dell’aggressione ad Andrea Joly, il giornalista de La Stampa picchiato lo scorso 20 luglio all’esterno dell’Asso di Bastoni, un circolo frequentato da militanti di estrema destra in via Cellini, a Torino. (Open)