Tathiana Garbin, la vittoria in Billie Jean King Cup dopo la malattia: «Per i medici che mi hanno guarita»
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Lo spettacolo di una signora di quasi 81 anni, Billie Jean King, che balla YMCA dei Village People al cambio di campo, già valeva il viaggio a Malaga. Ma dentro la pesca miracolosa in questo Mediterraneo tiepido d’autunno, c’è molto di più. Undici anni dopo il quarto successo in Federation Cup della generazione di fenomene capeggiata da Pennetta e Schiavone, nel suo anno più indimenticabile l’Italia del tennis si prende anche la coppa intitolata alla pioniera, la Slovacchia in finale è schiantata dalle nuove leve, Lucia Bronzetti e Jasmine Paolini, la leader, tanto che il doppio oro olimpico con Sara Errani non serve. (Corriere della Sera)
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E dopo la giustissima celebrazione di Jasmine Paolini, Lucia Bronzetti (la più decisiva a Malaga), Sara Errani, Elisabetta Cocciaretto e Martina Trevisan, oltre che della capitana Tathiana Garbin, rimangono da fare in questo 2024 che sta finendo un paio di considerazioni sul tennis femminile, non soltanto quello italiano. (Guerin Sportivo)
Il viso dipinto di gioia di Tathiana Garbin è quello di chi, parole sue, "corona il sogno di una vita". Non fermateci più, perché "questo sorriso è per sempre". (Quotidiano Sportivo)
A interpretare le sfide della vita come quelle sul campo. Lo ha fatto quando giocava e ha proseguito anche dopo quando, nel 2016 ha preso in mano la Nazionale femminile. (La Gazzetta dello Sport)
Janik Sinner è il giocatore numero uno al mondo, mentre per quarant’anni era stata un’impresa rara – è successo quattro volte in tutto – avere un italiano tra il diciottesimo e il ventesimo posto del Ranking ATP. (Undici)
La squadra nazionale femminile di tennis e' arrivata all'aeroporto di Fiumicino dopo aver conquistato la "Billie Jean King Cup" a Malaga, portando a cinque il numero di titoli nel palmares azzurro. Sorrisi, abbracci e urla di gioia hanno accolto il ritorno delle "ragazze d'Italia". (Il Mattino di Padova)
Da atleta che porta punti preziosissimi per la vittoria, allo stesso modo della numero 4 del mondo, Jasmine Paolini. Di Loriano Zannoni Dalla Romagna fino a lassù, sul tetto del mondo. (Quotidiano Sportivo)