L’assessore Latronico analizza i dati del report Gimbe

Approfondimenti:
PNRR Ponte sullo Stretto

Mercoledì 9 ottobre 2024 – Secondo i dati del rapporto della Fondazione Gimbe sulle condizioni della sanità in Italia, c’è una frattura tra il Nord e il Sud. Ma in questo contesto Basilicata e Puglia sono le uniche regioni del Mezzogiorno ad essere “promosse” per quanto riguarda i Lea (Livelli essenziali di assistenza). Leggendo il report emerge, in particolare, che per la Basilicata c’è una buona percentuale di posti letto aggiuntivi di terapia sub intensiva realizzati al 31 luglio 2024: parliamo del 70 per cento, rispetto al 50 della media italiana, numero che colloca il territorio lucano al sesto posto in Italia. (Ufficio Stampa Basilicata)

Se ne è parlato anche su altre testate

In Liguria la percentuale delle famiglie che ha rinunciato alle prestazioni sanitarie nel 2023 (ultimo periodo analizzato) è pari al 7,8%, in aumento rispetto al 2022 quando era del 5,8%. (IVG.it)

In Veneto la percentuale delle famiglie che ha rinunciato alle prestazioni sanitarie nel 2023 è pari al 7,4%, più bassa della media nazionale (7,6%) ma in aumento rispetto al 2022 (6,4%). Il personale sanitario (dati 2022) è al di sotto della media nazionale con 1,88 medici dipendenti ogni mille abitanti (Italia 2,11), mentre è più alto per gli infermieri, 5,9 ogni mille abitanti (Italia 5,13); il rapporto infermieri/medici dipendenti è pari a 3,14, che pone il Veneto al secondo posto tra le regioni (media Italia 2,44). (Il Mattino di Padova)

Rapporto Gimbe, sanità in Puglia sempre più malata: l’8,4% dei pugliesi rinuncia a curarsi. Il nodo delle RSA resta, tra liste d’attesa e rischio licenziamenti

"Dispiace che oggi il Governo non fosse presente, forse era troppo occupato a fare blitz con le forze di maggioranza per eleggere un giudice costituzionale. La relazione di Ginbe parla di una sanità in sofferenza, con 4,5 milioni di persone che rinunciano a curarsi, 2 milioni delle quali per motivi economici. (L'Unione Sarda.it)

4,5 milioni d’italiani hanno rinunciato alle cure nel 2023. Sono ben 2,5 milioni gli italiani che non si sono curati perché non avevano soldi. (Corriere Salentino)