Sanità pubblica in crisi, milioni di italiani rinunciano alle cure

- Il Servizio Sanitario Nazionale, pilastro essenziale per la tutela del diritto alla salute, si trova in una situazione critica. Secondo il settimo Rapporto sul Servizio Sanitario Nazionale della Fondazione Gimbe, presentato l'8 ottobre a Roma, ben 4,5 milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi. Questo dato, che rappresenta una frattura tra il Nord e il Sud del Paese, evidenzia come 2 milioni di persone abbiano rinunciato alle cure per motivi economici.

In Toscana, il 5,6% delle famiglie nel 2023 ha dovuto rinunciare alle prestazioni sanitarie, un dato preoccupante ma comunque inferiore alla media italiana del 7,6% e in diminuzione rispetto al 2022, quando era del 6,8%. La regione, tuttavia, si distingue per la presenza di 2,53 medici dipendenti ogni mille abitanti, collocandosi al secondo posto in Italia, dove la media nazionale è di 2,11.

Il Presidente Sergio Mattarella, nel suo messaggio in occasione della presentazione del rapporto, ha sottolineato l'importanza del Servizio Sanitario Nazionale come risorsa preziosa e ha ribadito la necessità di adottare misure sinergiche da parte di tutti gli attori coinvolti per garantire livelli sempre più elevati di qualità nella prevenzione, nella cura e nell'assistenza.

Il rapporto Gimbe mette in luce anche le condizioni della sanità in Basilicata e Puglia, le uniche regioni del Mezzogiorno a essere promosse per quanto riguarda i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

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