Dionisi: “Non siamo lucidi dopo le vittorie, dovremmo alzare le ambizioni. Sui fischi…”

Prima vittoria in trasferta per la Salernitana che batte il Palermo al “Barbera”, luogo in cui non sa più ottenere il successo. Dionisi, nel post gara, ha notato “diversi errori tecnici nel primo tempo“. “Siamo arrivati secondi su alcuni palloni, non mi è piaciuto – spiega -. Nel secondo, invece, si è giocato a una metà campo sola, è mancato solo il gol. Non dovevamo incassare la rete, non è neanche un tiro in porta. (Stadionews.it)

La notizia riportata su altri media

Dionisi conferma praticamente tutti ma rispolvera Brunori al posto di Henry. Uno dei vostri cronitifosi ama il libero mercato e questa concorrenza tra giocatori gli piace, l’altro spera solo di vincere! La partita è caldissima, sugli spalti per la nota rivalità tra i gruppi organizzati di tifosi, e in campo per motivi che ci sfuggono ma che evidentemente sono più gravi delle faide criminali perché i giocatori si picchiano come se non ci fosse un domani. (Stadionews.it)

Se tre indizi fanno una prova in trasferta, tre indizi fanno una prova anche in casa. Il Palermo non sa più vincere, l’ultimo successo in casa in campionato al “Barbera” è dello scorso febbraio. E probabilmente non è un caso. (Stadionews.it)

Così l’ex attaccante del Napoli: “Il Napoli mi dà sensazioni positive. Pià: “Il Napoli mi dà sensazioni positive” (Terzo Tempo Napoli)

Palermo-Salernitana, Martusciello: «Non cambio modulo. Voglio il dominio»

90+3' Altro contropiede sciupato dai granata, Amatucci da buona posizione non calcia ma preferisce il suggerimento in profondità, pallone tra le mani di Desplanches. 90+1' Concessi quattro minuti di recupero. (tuttosalernitana.com)

“Sono molto contento per il gol, ma soprattutto per la vittoria e per la squadra. “Puntiamo a fare bene ogni gara” (SalernitanaNews.it)

Martusciello ha scelto l'abito per la Salernitana un mese e mezzo fa: a suo avviso ha la «stoffa» per il 4-3-3 e non cambia sartoria. Vetrina e palcoscenico, perché ha invitato la squadra a «gustarsela»: prendere consapevolezza di giocare in uno stadio che ha ospitato le notti magiche del 1990 (l'Olanda di Gullit contro l'Egitto) non significa scappare nella propria trequarti e rintanarsi. (ilmattino.it)