Elezioni in Iran: astensionismo e calo del sostegno tra gli elettori

Il primo turno delle elezioni presidenziali iraniane ha rivelato una contrazione del sostegno sia per i riformisti che per i conservatori, anche se alcuni elettori stanno spingendo per un cambiamento sostenendo l’unico candidato riformista, dicono gli analisti. Masoud Pezeshkian, il candidato riformista, e l’ultraconservatore Saeed Jalili hanno guidato le votazioni volte a sostituire il defunto presidente ultraconservatore Ebrahim Raisi, morto in un incidente in elicottero il mese scorso. (Affarinternazionali)

La notizia riportata su altri giornali

Il Paese voterà domani per il secondo turno delle elezioni presidenziali che vedranno sfidarsi un candidato riformista, sostenitore dell'apertura verso l'Occidente, contro un esponente del campo ultraconservatore (AGI - Agenzia Italia)

Dietro di lui Said Jalili, ex negoziatore sul nucleare, che ha ottenuto il 38%. – L’affluenza alle urne al primo turno delle elezioni presidenziali iraniane è stata appena del 40%, la più bassa dai tempi della rivoluzione islamica del 1979. (Agenzia askanews)

Al primo turno il deputato Pezeshkian è arrivato primo con il 42%, mentre Jalili, che in passato è stato uno dei negoziatori per l’accordo sul nucleare, ha presi il 38% delle preferenze; terzo è arrivato il presidente del Majlis (Parlamento), il conservatore Mohamad Baquer Ghalibaf, mentre al quarto posto si è piazzato il religioso Mostafa Pourmohammadi. (Notizie Geopolitiche)

IL VIDEO. In Iran ballottaggio fra riformista Pezeshkian e conservatore Jalili

La battaglia finale per la presidenza della Repubblica in Iran si svolgerà il 5 luglio tra l’ultraconservatore Saeed Jalili e il “moderato” Masoud Pezeshkian e sarà come sempre una lotta senza quartiere tutta interna al regime. (L'HuffPost)

Che vede ancora un volta un calo della partecipazione con circa il 40% dei votanti: la legittimità della repubblica islamica fondata nel 1979 con la rivoluzione di Khomeini è in discussione non solo per le pesanti disillusioni sul sistema degli ayatollah e la crisi economica ma perché queste elezioni arrivano dopo mesi di proteste quasi ininterrotte da parte della popolazione per ottenere maggiore rispetto dei propri diritti, manifestazioni duramente represse dalle forze dell’ordine. (il manifesto)

Uno dei due sarà il successore del presidente Raisi, morto in un incidente in elicottero il maggio scorso. In Iran le elezioni presidenziali saranno decise da un ballottaggio fra il candidato riformista Massoud Pezeshkian e l'ultraconservatore Saeed Jalili, il 5 luglio prossimo. (il Dolomiti)