Riccardo Bonacina, la radicale passione sociale e umana di un maestro del giornalismo

Riccardo Bonacina, la radicale passione sociale e umana di un maestro del giornalismo
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Vita INTERNO

Questa mattina è mancato Riccardo Bonacina, il fondatore di VITA. Un grande maestro e amico per tanti di noi che, come me, insieme a lui hanno percorso un lungo tratto di vita che non si può definire solo professionale. Dopo l’esperienza in Fininvest e in Rai, nel 1994 Riccardo fonda VITA, che allora in molti definirono “L’Espresso del sociale”. Il primo numero uscì il 27 ottobre 1994. Un giornale quasi clandestino, certamente ribelle nato da «un moto di rabbia», come amava ricordare, di fronte al fatto che nella dieta mediatica di allora i temi del sociale e dell’impegno civile erano considerati ancillari: buone azioni di buona gente, ma che in fondo contavano poco. (Vita)

La notizia riportata su altri media

Il tutto però sembra sfuggire ai responsabili delegati alla gestione/organizzazione dei servizi sanitari territoriali. (Frosinone News)

Nato a Lecco il 15 agosto del 1954, dopo la laurea in Letteratura italiana all’Università di Milano è stato caporedattore delle news in Fininvest. Successivamente Bonacina è passato a Rai 2, dove ha creato «Il coraggio di vivere», format tv dedicato a volontariato ed emergenze sociali: un tema allora poco battuto, affrontato con passione tanto da aggiudicarsi anche il premio Aicrt come migliore autore tv. (Corriere Milano)

Poi la Rai, dove creò la testata giornalistica televisiva Il coraggio di vivere, incentrata sul volontariato e sulle emergenze sociali. Si è spento questa mattina Riccardo Bonacina, 70 anni, fondatore del periodico Vita. (La Provincia Unica TV)

E' morto Riccardo Bonacina, maestro del giornalismo sociale

Il progetto fa riferimento all’intervento integrato per l’efficientamento delle reti di distribuzione di alcuni comuni dell’ambito territoriale ottimale n. 5 del Lazio meridionale: il primo di questi interventi avverrà proprio nel capoluogo. (Frosinone News)

Lecchese, inizia la sua carriera in Fininvest, dove aveva contribuito alla creazione del primo telegiornale del gruppo, Studio Aperto. Nel 1991 passa alla Rai, dove crea il programma Il coraggio di vivere, trasmesso su RaiDue, dedicato alle tematiche sociali e al volontariato. (TGR Lombardia)