Roma, detenuto si impicca in cella a Rebibbia: è il 59esimo suicidio da inizio anno

Un detenuto di circa 30 anni, italiano, si è impiccato nella sua cella del reparto G12 della casa circondariale di Roma Rebibbia. E' il 59esimo suicidio in carcere in Italia dall'inizio dell'anno. «Si tratta di una carneficina che ha evidenti responsabilità politiche e amministrative - denuncia Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria - 14.500 detenuti in più rispetto ai posti disponibili, 18mila unità mancanti alla Polizia penitenziaria, carenze nell'assistenza sanitaria e psichiatrica, illegalità diffusa e disorganizzazione imperante non si possono affrontare con le chiacchiere del Governo, cui assistiamo anche in queste ore. (Corriere Roma)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Inutile la chiamata ai sanitari del 118, per la vittima ogni soccorso è stato inutile, ai soccorritori non è rimasto altro da fare che dichiararne il decesso. Roccasecca – Dramma nella mattinata di oggi. (Frosinone News)

Avvocati e garanti dei detenuti si dannano inutilmente l'anima contro l'abuso della carcerazione preventiva. Cinquantotto suicidi dall'inizio dell'anno, l'ultimo domenica scorsa nel carcere di Bologna. (il Resto del Carlino)

Lo rende noto Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, spiegando che "si tratta del 59esimo suicidio di un detenuto dall'inizio dell'anno, cui bisogna aggiungere i 6 appartenenti alla Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita. (Repubblica Roma)

Detenuto trovato impiccato in cella: dieci suicidi in cinque giorni

È l’appello lanciato al governo e al parlamento da avvocati e magistrati fiorentini, che riflettendo sulla drammatica situazione nelle carceri ribadiscon… Ma anche investimenti economici per garantire personale qualificato e strumenti tecnologici a supporto di pene alternative, per dare respiro al sistema penitenziario in crisi. (La Repubblica Firenze.it)

«La solidarietà non basta più, è necessario che ognuno faccia la sua parte e si assuma le sue responsabilità». Il direttivo e l’osservatorio “diritti umani” della Camera penale, chiamano tutti alle proprie responsabilità dopo il suicidio alla Dozza di Lul Zim Musta, il detenuto albanese con problemi di salute mentale che domenica mattina si è tolto la vita impiccandosi in cella. (La Repubblica)

Ancora un suicidio in carcere. Un detenuto si è tolto la vita nel penitenziario romano di Rebibbia. A renderlo noto è Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. A morire tra le sbarre un uomo italiano, di circa trent'anni. (Today.it)