Tutte su le borse dell'Asia, sale di più quella di Taipei
I segnali di raffreddamento dell’inflazione negli Stati Uniti usciti venerdì, hanno ancora una volta spinto gli investitori a comprare sul ribasso innescato due giorni prima dalle comunicazioni della Federal Reserve. Wall Street ha chiuso in rialzo con i tre principali indici: S&P500 +1,1%. A Washington, poco prima della mezzanotte di venerdì, sul filo del rasoio, il Congresso ha votato la norma che evita la paralisi del governo. (Websim)
Su altri media
L’indice Nikkei ha chiuso in rialzo dell’1,19%, raggiungendo i 39.161,34 punti, mentre il Topix è salito dello 0,92% a 2.726,74 punti. Questa inversione di tendenza arriva nonostante le indicazioni della Federal Reserve americana che ha previsto tagli contenuti al costo del denaro nel 2025. (Borse.it)
Scivola bene lo yen (Milano Finanza)
Goldman Sachs vede un ribasso limitato per i listini cinesi. L’emittente pubblica giapponese Nhk ha affermato che un accordo preliminare Nissan-Honda sarà firmato più tardi oggi, con l'obiettivo di finalizzare i termini della fusione entro giugno 2025. (Milano Finanza)
I mercati azionari asiatici hanno registrato giovedì prestazioni contrastanti, con volumi di scambio ridotti durante la settimana accorciata dalle festività. L’indice MSCI Asia Pacific ha esteso il suo slancio al rialzo, registrando il quarto giorno consecutivo di guadagni, la serie di vittorie più lunga da settembre. (TradingView)
Sul fronte valutario lo yen prosegue la fase di debolezza, sul dollaro a 157,10 e sull'euro a 163,30. In apertura il listino di riferimento Nikkei segna una variazione appena positiva dello 0,16% a quota 39,193.24, aggiungendo 62 punti. (Tuttosport)
Borse chiuse per le festività in Europa mentre in Asia gli indici – in una seduta ridotta caratterizzata dagli scambi sottili – sono saliti prolungando il “rally di Babbo Natale”. Balzo di Toyota che spinge il listino di Tokyo (FIRSTonline)