Quel trio targato Pd che guidava la Regione. Dopo anni di inerzia ora accusa il governo
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Dieci anni. 594 milioni di euro. Un terzetto di marca Pd alla guida della Regione Emilia-Romagna. A snocciolare le cifre ci ha pensato, giovedì in conferenza stampa, il ministro con delega alla Protezione Civile Nello Musumeci. Nel dettaglio, si parla di quasi 600 milioni di euro per la prevenzione del dissesto idrogeologico, ricevuti in dieci anni dal governo regionale. Lo stesso decennio in cui ha guidato la Giunta Stefano Bonaccini, che ha avuto come vice sia l'attuale segretaria del Pd Elly Schlein sia quella che ora è la reggente in qualità di presidente della Regione, ovvero Irene Priolo (il Giornale)
Su altri media
Alluvioni e cambiamento climatico, esondazioni e alla luce di quanto accaduto in Romagna pochi giorni fa, prevenzione di nuovi drammatici eventi che potrebbero ripetersi in futuro. (Corriere della Sera)
Si lavora anche di notte, utilizzando le torri faro, per ripristinare le zone colpite dall’alluvione della scorsa settimana: sono oltre 10 i cantieri di somma urgenza per un investimento di circa 23 milioni, 14,3 dei quali interessano il Ravennate, 1 milione il Forlivese-Cesenate, 8,5 milioni il Bolognese. (Corriere della Sera)
Dopo gli interventi del 2023, l’organismo diocesano torna nelle terre alluvionate. Rafforzando la compagine di quanti aiutano e finanziando nuove azioni, il primo obiettivo è riaprire il centro anziani “Cimatti” a Faenza (Diocesi di MIlano)
La furia dell’acqua ha portato via tutto. Un terremoto. (Il Sole 24 ORE)
L’unica via d’accesso per i mezzi della Protezione Civile è la strada principale che attraversa il borgo devastato, affollata dagli operatori provenienti dal Trentino, Emilia Romagna, Lombardia e dai volontari noti come “angeli del fango”. (La Voce di Bolzano)
Per gli eventi meteorologici che hanno colpito le regioni, il Consiglio dei ministri ha deliberato anche lo stato di emergenza. La premier Meloni: "Massimo supporto" Maltempo, il Cdm stanzia venti milioni di euro per l’Emilia-Romagna e quattro per le Marche (Dire)