Liguria, Giovanni Toti si dimette da governatore: si andrà al voto entro 90 giorni

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Ponte sullo Stretto

Il caso Il presidente ha consegnato stamattina la lettera all'ufficio protocollo della Regione. La Lega parla di un golpe giudiziario mentre i partiti sono già alle prese con le alleanze: Renzi annuncia che Italia Viva correrà con il centrosinistra Giovanni Toti ha dato le dimissioni dall'incarico di governatore della Liguria. Lo si è appreso dalla Regione. A consegnare la lettera di "dimissioni irrevocabili" all'ufficio protocollo della Regione Liguria è stato questa mattina alle 10.40 l'assessore Giacomo Giampedrone su delega dello stesso Toti. (LaC news24)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A consegnare la lunga lettera di “dimissioni irrevocabili” all’ufficio protocollo della Regione Liguria è stato questa mattina alle 10.40 l’assessore Giacomo Raul Giampedrone su delega dello stesso Toti. (L'Opinione delle Libertà)

Genova, 26 lug. – Giovanni Toti ha formalizzato con una lettera le sue “dimissioni irrevocabili” dalla presidenza della Regione Liguria. (Gazzetta Matin)

Dall'altra il centrosinistra, che con Elly Schlein scorge nelle dimissioni forzate del governatore Giovanni Toti una appetitosa «occasione per le forze alternative alla destra» ed esulta: «Finalmente si è dimesso, anche se con molto ritardo. (il Giornale)

Toti dà l’addio alla Regione, in autunno la Liguria al voto. E la destra attacca i giudici

La voce si era diffusa in mattinata, poi a metà giornata è arrivato l'annuncio: Giovanni Toti ha rassegnato le dimissioni da presidente della Regione Liguria. (Secolo d'Italia)

Giovanni Toti lascia l’incarico di governatore della Liguria. A consegnare la lettera di “dimissioni irrevocabili” è stato questa mattina alle 10.40 l’assessore Giacomo Giampedrone, su delega dello stesso Toti. (Dire)

A convincere alla resa il governatore accusato di corruzione diversi fattori:… Nove anni di governo della Regione Liguria si chiudono con una paginetta scritta a mano, e due parole su tutte: «Dimissioni irrevocabili». (La Repubblica)