La resa di Toti: un addio forzato alla presidenza della Regione Liguria

Giovanni Toti, ex governatore della Regione Liguria, ha formalizzato le sue dimissioni. Accusato di corruzione e agli arresti domiciliari nella sua villa di Ameglia dal 7 maggio, Toti ha lasciato il suo incarico dopo un lungo braccio di ferro con la procura di Genova.

La decisione di Toti è arrivata dopo quasi tre mesi di tensioni con la procura di Genova. I giudici sostenevano che, rimanendo in carica, avrebbe potuto reiterare i reati. Di conseguenza, avevano rigettato ogni istanza di revoca delle misure restrittive. Questa situazione ha portato Toti a scegliere tra le dimissioni e l'uscita dagli arresti domiciliari.

Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ha commentato l'addio di Toti senza usare mezze misure. Secondo Tajani, mettere Toti in questa condizione rappresenta un tentativo di condizionare il voto dei liguri. Anche Mariastella Gelmini, vicesegretaria e portavoce di Azione, ha espresso la sua opinione sulla vicenda, definendo il finale "disonorevole e cinico".

Dopo le dimissioni di Toti, la Liguria andrà al voto. L'ex governatore, pur lasciando la presidenza, si dice certo che la sua coalizione "saprà fare tesoro della sinergia tra i partiti". Nonostante le circostanze difficili, Toti rimane ottimista sul futuro politico della sua regione.

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