Barbaramente picchiato e gettato nel Piave, gli ultimi drammatici minuti di vita di Alex Marangon. I familiari: "Chi sa parli"

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Morti sul lavoro

"Hanno paura di parlare però a questo punto si mettano una mano sul cuore, dicano qualcosa, non può finire così". Questo l'appello ai microfoni del Tg1 della famiglia di Alex Marangon, il 25enne di Marcon in provincia di Venezia, ritrovato morto sul greto del Piave, dopo aver partecipato a un raduno nell'abbazia sconsacrata di Vidor. L'ultimo sms alla madre Nel servizio dell'inviato Tg1 è stato mostrato l'ultimo messaggio inviato da Alex ai genitori, poche ore prima della morte, mentre scherzava con la madre. (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altri giornali

L’autopsia ha infatti escluso che la morte sia avvenuta per una caduta accidentale, non solo per la distribuzione di ecchimosi e ferite, ma anche perché l’esame ha rilevato un’emorragia interna al torace che gli ha fatto perdere molto sangue. (CremonaOggi)

Il racconto degli ultimi minuti prima della scomparsa di Alex Marangon può fornire un dettaglio chiave per risolvere il giallo del suo omicidio. Ad un certo punto ha iniziato a parlare da solo ed è uscito. (Open)

Sarebbero due «curanderi», i curatori sciamanici, i testimoni-chiave che potrebbero aver visto vivo Alex Marangon, il 29enne di Marcon (Venezia), scomparso durante un incontro esoterico a Vidor (Treviso) il 29 giugno e ritrovato morto tre giorni dopo lungo il fiume Piave (ilmessaggero.it)

Alex Marangon è stato ucciso e gettato in acqua, il pestaggio durato «un minuto»: inizia la caccia all’assassino

Segni di violenza, ferite alla testa provocate da un oggetto contundente, una emorragia interna dovuta a un trauma al torace. (Sky Tg24 )

Roma, 6 lug. -Dai primi esiti dell'autopsia sul cadavere di Alex Marangon, il 25enne di Marcon, nel Veneziano, scomparso nella notte di domenica 29 giugno dall'Abbazia di Santa Bona di Vidor dove avrebbe partecipato ad un rito sciamanico, risulta che l'ipotesi su cui investigare è quella di omicidio volontario. (Il Sole 24 ORE)

In parole povere il barista 25enne di Marcon, scomparso durante un raduno sciamanico all’abbazia Santa Bona di Vidor la notte tra il 29 e il 30 giugno e ritrovato cadavere in un isolotto del Piave a Crocetta del Montello nella tarda mattinata del 2 luglio, dopo due giorni e mezzo di ricerche, è stato ammazzato. (ilmessaggero.it)