In Libano altre esplosioni. Il Mossad pronto da mesi

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il Giornale ESTERI

«Israele non ha bisogno di spie» sosteneva a febbraio in un video-discorso Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah. «I suoi dispositivi di sorveglianza sono nelle vostre tasche - metteva in guardia - Se state cercando l'agente israeliano, guardate il telefono che avete in mano e quello delle vostre mogli e dei figli». Per questo il partito armato filo iraniano aveva messo al bando i cellulari, controllati dall'intelligence israeliana, passando ai vecchi cerca persone considerati più sicuri, che ricevono solo messaggi scritti. (il Giornale)

La notizia riportata su altri media

L'azienda produttrice giapponese Icom è finita sotto i riflettori dopo il nuovo attacco informatico israeliano in Libano. L'IC-V82 è un walkie-talkie prodotto ed esportato, anche in Medio Oriente, dal 2004 a ottobre 2014. (La Stampa)

Lo riferiscono all'ANSA testimoni oculari nella capitale libanese. (il Resto del Carlino)

Lo riporta oggi il Wall Street Journal, spiegando che già prima di queste esplosioni, durante un incontro avvenuto lunedì, il capo del Pentagono Lloyd Austin aveva espresso “il timore che Israele potesse lanciare presto un’offensiva di terra, dopo mesi di attacchi reciproci, dall’aria e con razzi, con Hezbollah”. (Agenzia askanews)

Guerre, punto – La guerra dei teledrin e dei walkie-talkie, che fa decine di vittime e migliaia di feriti tra Libano e Siria, segna un brusco rialzo del livello d’allarme per un allargamento del conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, che va avanti da quasi un anno. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

Esplodono centinaia di walkie talkie in Libano Esplodono centinaia di walkie talkie in Libano (Virgilio Notizie)

I cercapersone esplosi in Libano li ha prodotti Israele. La Bac Consulting, l'azienda ungherese produttrice dei cercapersone esplosi in Libano, era una società fittizia israeliana. (Adnkronos)