Fmi: prospettive inflazione migliorate ma resta elevata incertezza per dazi
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Fmi: prospettive inflazione migliorate ma resta elevata incertezza per dazi (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Washington, 22 apr - "Le prospettive dell'inflazione, nel complesso, sono migliorate, ma non sono ancora tornate ai modelli pre-pandemia e rimangono soggette a un'elevata incertezza. E' quanto si legge nel nuovo outlook economico pubblicato oggi dal Fondo Monetario Internazionale a Washington. "In particolare - si legge nel rapporto - gli effetti delle tariffe recentemente imposte sull'inflazione nei vari paesi dipenderanno da diversi fattori: se le tariffe vengono percepite come temporanee o permanenti, fino a che punto le imprese modificheranno i propri margini per compensare l'aumento dei costi delle importazioni, e se le importazioni sono fatturate in dollari statunitensi o nella valuta locale". (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altre testate
Per l’anno in corso l’FMI vede un’espansione ridotta allo 0,4% dal +0,7% atteso a gennaio, mentre per il 2026 la crescita dovrebbe attestarsi allo 0,8%, un decimo in meno delle proiezioni di tre mesi fa. (ItaliaOggi)
I dati sono contenuti nelle tabelle previsionali aggiornate relative alla penisola. Roma, 22 apr. (Askanews)
Nel 2025 il PIL italiano crescerà soltanto dello 0,4%, mentre nel 2026 salirà dello 0,8%, secondo le nuove stime del Fondo Monetario Internazionale contenute nel rapporto World Economic Outlook, pubblicato oggi. (HuffPost Italia)

Si delineano, in queste ore, i contorni dell’idea di pace per l’Ucraina degli Usa: riconoscimento dell’appartenenza della Crimea alla Russia, con la levata delle sanzioni decise nel 2014 al momento dell’annessione, in cambio di una sospensione delle ostilità lungo la linea del fronte attuale, lasciando di fatto Mosca in controllo delle quattro regioni occupate e già annesse con i referendum, finora mai riconosciuti, del settembre 2022. (Giampiero Gramaglia – Gp News)
ROMA – Dal Fondo monetario internazionale arriva un’altra conferma. La guerra commerciale iniziata lo scorso febbraio da Donald Trump avrà un impatto negativa sulla crescita. Su questo organizzazioni ed enti internazionali sono d’accordo, come sul fatto che è impossibile stabilire con precisione la portata degli effetti dei dazi a causa dell’alta incertezza. (la Repubblica)
Il Fmi (Fondo monetario internazionale) ha ridotto le stime di crescita del Pil dell’Italia sia per il 2025 che per il 2026, ma a preoccupare di più sono i tagli sul Pil della Germania. Il documento riflette il contesto di incertezza creata dalla guerra dei dazi scatenata dalla Casa Bianca. (Economy Magazine)