Capaccio Paestum, in municipio si attende il commissario: rischio voto del 2026

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ilmattino.it INTERNO

Le dimissioni di Franco Alfieri da sindaco di Capaccio Paestum segnano la fine di un’era amministrativa e aprono una fase di transizione per il Comune. La decisione, arrivata dopo il rigetto di un’istanza in Cassazione, ha provocato un acceso dibattito tra la maggioranza e le opposizioni, con reazioni contrastanti e scenari ancora incerti. La facente funzione Maria Antonietta Di Filippo, attuale sindaco facente funzioni dopo la sospensione di Alfieri, ha ribadito il suo rispetto per la scelta del primo cittadino dimissionario e difeso l’operato della maggioranza negli ultimi mesi: «Siamo stati accusati di immobilismo, ma la verità è che abbiamo lavorato senza sosta. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altri media

Franco Alfieri ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Sindaco di Capaccio Paestum. Nei giorni scorsi si è avuta la sentenza con la quale la Cassazione ha rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare ai domiciliari. (ondanews)

Capaccio . Questo,... (Virgilio)

“Questo, più il decorso dei 20 giorni per ritirarle previsto dal Testo Unico degli Enti Locali, rende incerto il ritorno alle urne al Comune di Capaccio-Paestum (Salerno). “Pensavamo che la telenovela fosse finita ed invece notizie di stampa ci allarmano perché riferiscono che le dimissioni di Franco Alfieri non siano validamente presentate”. (Info Cilento)

Sessanta ragazzi, di età compresa tra i 14 e i 18 anni che, attraverso laboratori didattici e percorsi innovativi ed inclusivi, potenzieranno le loro competenze scolastiche nel settore del ”benessere e dell’acconciatura”, con l’obiettivo di favorire la parità di accesso a un’istruzione di valore. (Frosinone News)

Ci ha creduto Franco Alfieri, fino alla fine. (ilmattino.it)

È necessario, nell’interesse della collettività, che si torni al più presto al voto e si dia alla città un governo democraticamente eletto in grado di risollevare le sorti di un Ente dissestato dall’allegra gestione di un sistema di potere da cancellare. (Agenda Politica)