L'Esercito taglia il traguardo della “1000 Miglia”

L'Esercito taglia il traguardo della “1000 Miglia”
Esercito Italiano INTERNO

La Fiat “Campagnola” e la Lancia Aprilia Berlina concludono la gara più bella del mondo. Contenuto pagina ​​​​Missione compiuta! La Fiat Campagnola e la Lancia Aprilia Berlina dell'Esercito hanno tagliato il traguardo della Mille Miglia 2024, sfilando tra le altre auto d'epoca presenti a Brescia. Le due icone del passato hanno riassaporato il fascino della storica corsa automobilistica che dal 1927 attraversa i paesaggi più suggestivi d'Italia. (Esercito Italiano)

Ne parlano anche altri media

Si è concluso il tour the force di2200 chilometri della 1000 Miglia 2024. A ospitare i traguardi di tappa sono state Torino (per la prima volta nella sua storia), Viareggio, la Capitale e San Lazzaro di Savena, prima del ritorno a Brescia con l’ultima passerella dalla pedana di Viale Venezia. (1000 Miglia)

Un altro prestigioso risultato alla Mille Miglia per l’equipaggio piacentino composto da Gianmario Fontanella e Anna Maria Covelli, di nuovo sul podio nell’edizione 2024 della “gara più bella del mondo”: i due piacentini – a bordo di una Lancia Lambda Casaro del 1927 n°22 – hanno chiuso al secondo posto completando un lungo percorso di 2.200 chilometri, da Brescia a Roma e ritorno, che nelle cinque giornate di gara, dall’11 al 15 giugno, ha attraversato sette regioni italiane. (piacenzasera.it)

Mercato Roma: la dirigenza giallorossa potrebbe presto presentare un’offerta al Sassuolo per Andrea Pinamonti, centravanti dei neroverdi (Europa Calcio)

Vesco e Salvinelli sono imbattibili. «Eravamo favoriti ma vincere non è facile, nemmeno per noi»

La corsa non la vinse: ostacolato da un nubifragio, arrivò secondo. C’è anche la mitica Cisitalia 202 SMM “Nuvolari” nella mostra “Un viaggio lungo Mille Miglia” che si è aperta il 12 giugno scorso al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, in occasione del primo traguardo di tappa sotto la Mole della 42° edizione della Mille Miglia. (Torino Cronaca)

A seguire, dritti a Bovolone per un timbro e il Controllo Orario che ha inaugurato l’ultimo settore di gara. (Tiscali)

Sottotitolo: com’era nelle previsioni. «Eravamo tra i favoriti, ma arrivare alla fine, dopo 2.200 chilometri, e vincere non era semplice per nessuno e nemmeno per noi», confida Andrea Vesco che sull’albo d’oro appone il suo nome per la settima volta, la quinta consecutiva e quarta in coppia con Fabio Salvinelli. (Corriere della Sera)