Rombo all'alba: la MilleMiglia attraversa il Polesine

Rombo all'alba: la MilleMiglia attraversa il Polesine
La Voce di Rovigo INTERNO

Il rombo dei motori d’epoca ha “svegliato” l’Alto Polesine. Questa mattina, 15 giugno, la Sinistra Po ha abbracciato, ancora una volta, la Mille Miglia. La corsa più bella del mondo, infatti, nel corso della tappa che ha portato i bolidi a Brescia, ha costeggiato il fiume. Contrariamente a quanto siamo abituati a vedere, questa volta il Polesine è stato protagonista dell’ultima frazione della corsa, e non della prima: anziché nel pomeriggio, provenienti da Brescia e diretti verso Ferrara, le auto d’epoca sono transitate nella nostra provincia a partire dalla mattina presto, puntando provenienti dal capoluogo estense e diretti verso la Leonessa, da dove erano partite martedì scorso. (La Voce di Rovigo)

Ne parlano anche altre fonti

Mercato Roma: la dirigenza giallorossa potrebbe presto presentare un’offerta al Sassuolo per Andrea Pinamonti, centravanti dei neroverdi (Europa Calcio)

Un altro prestigioso risultato alla Mille Miglia per l’equipaggio piacentino composto da Gianmario Fontanella e Anna Maria Covelli, di nuovo sul podio nell’edizione 2024 della “gara più bella del mondo”: i due piacentini – a bordo di una Lancia Lambda Casaro del 1927 n°22 – hanno chiuso al secondo posto completando un lungo percorso di 2.200 chilometri, da Brescia a Roma e ritorno, che nelle cinque giornate di gara, dall’11 al 15 giugno, ha attraversato sette regioni italiane. (piacenzasera.it)

A ospitare i traguardi di tappa sono state Torino (per la prima volta nella sua storia), Viareggio, la Capitale e San Lazzaro di Savena, prima del ritorno a Brescia con l’ultima passerella dalla pedana di Viale Venezia. (1000 Miglia)

Vesco e Salvinelli sono imbattibili. «Eravamo favoriti ma vincere non è facile, nemmeno per noi»

Il tratto di avvicinamento al traguardo di Brescia prevedrà altri 5 Controlli Timbro. Il primo si terrà a Villafranca di Verona, nella corte interna al Castello Scaligero, appositamente allestito per l’occasione. (Tiscali)

Alle Mille Miglia del 1947 su quella Cisitalia, uscita dalla casa automobilistica italiana, Nuvolari fece una prestazione spettacolare ma sfortunata. La corsa non la vinse: ostacolato da un nubifragio, arrivò secondo. (Torino Cronaca)

Sottotitolo: com’era nelle previsioni. «Eravamo tra i favoriti, ma arrivare alla fine, dopo 2.200 chilometri, e vincere non era semplice per nessuno e nemmeno per noi», confida Andrea Vesco che sull’albo d’oro appone il suo nome per la settima volta, la quinta consecutiva e quarta in coppia con Fabio Salvinelli. (Corriere della Sera)