Il Papa: polarizzazioni e fake news fomentano l’odio nel mondo
Città del Vaticano, 9 gen. – “Purtroppo, iniziamo questo anno mentre il mondo si trova lacerato da numerosi conflitti, piccoli e grandi, più o meno noti e anche dalla ripresa di esecrabili atti di terrore, come quelli recentemente avvenuti a Magdeburgo in Germania e a New Orleans negli Stati Uniti. Vediamo pure che in tanti Paesi ci sono sempre più contesti sociali e politici esacerbati da crescenti contrasti”. (Agenzia askanews)
Ne parlano anche altri giornali
La diplomazia della speranza, che non può essere altro che diplomazia della verità, ma anche diplomazia del perdono, è per Papa Francesco la risposta ad un mondo sempre più polarizzato, che vive la “sempre più concreta minaccia di una guerra mondiale”, e in cui c’è bisogno di un linguaggio comune e basato sulla buona fede, e non di documenti internazionali che praticano una “colonizzazione ideologica” cambiando terminologia e valorizzando nuovi diritti, tra cui l’inaccettabile diritto all’aborto. (ACI Stampa)
Vinicius completa il podio, Yamal sorprende A completare il podio c’è il brasiliano Vinicius Jr. (Europa Calcio)
Di: Lorenzo Prezzi (SettimanaNews)
Papa Francesco mette in guardia dal “diffondersi di fake news” che generano “un clima di sospetto che fomenta l’odio, pregiudica la sicurezza delle persone e compromette la convivenza civile e la stabilità di intere nazioni”, nella tradizionale udienza di inizio anno al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, denuncia il rischio di “isolamento” in particolare “attraverso l’uso dei soc… (la Repubblica)
Papa Francesco su aborto, migranti e guerre: “Iniziamo il 2025 con un mondo lacerato da conflitti” Tanti gli argomenti trattati da papa Francesco dinanzi al corpo diplomatico: a causa di un raffreddore, il Pontefice ha lasciato leggere il suo discorso a un collaboratore. (Fanpage.it)
– I nomi non li fa, il protocollo lo sconsiglia e per giunta un antipatico raffreddore di stagione gli impedisce di pronunciare personalmente il discorso equilibrato e prudente, stilato dalla Segreteria di Stato, costringendolo a rinunciare a eventuali e proverbiali passaggi a braccio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)