Gravina, i tre testimoni fermi a fare un video dell’aggressione: "Avevamo paura che lui fosse armato"

I tre ragazzi sono stati i primi ad accorgersi della Fiat Punto in fiamme in strada a Gravina di Puglia: hanno poi assistito al tentativo di Giuseppe Lacarpia di schiacciare di peso la moglie Maria Turturo, intimandogli di fermarsi. Temendo fosse armato, hanno comunque avuto la prontezza di filmare la violenta aggressione. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre fonti

Il luogo dove è stata trovata l'auto in fiamme di Maria Arcangela Turturo - Ansa (Avvenire)

Ad incastrarlo, il racconto che la donna, prima di morire, ha affidato a tre persone: un poliziotto intervenuto per soccorrerla, una ragazza che ha assistito alla scena e sua figlia dal letto «della stanza rossa del pronto soccorso». (La Stampa)

La donna, poi portata in ospedale, sarebbe riuscita a confidare alla polizia e alla figlia, poco prima di morire, che il marito aveva intenzionalmente dato fuoco all'autovettura. (Corriere della Sera)

Perinei, donna gravinese 60enne data alle fiamme e aggredita dal marito muore in ospedale – AltamuraLive.it

Omicidio di Gravina, l'avvocato del marito fermato rinuncia all'incarico. Nella serata di ieri il legale, Gioacchino Carone, ha notificato la rinuncia della nomina in quanto già avvocato dei figli di Lacarpia. (quotidianodipuglia.it)

L’uomo si trova in carcere da ieri. Per Lacarpia l’accusa è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dal rapporto di parentela. (GravinaLife)

L’orribile vicenda, pare si sia svolta dopo una festa di compleanno, quando la coppia, rientrando a casa, è finita con l’auto contro un muro. Qui, sembrerebbe che la 60enne gravinese Maria Arcangela Turturo sia stata prima data alle fiamme in auto e, successivamente, brutalmente aggredita a mani nude dal marito, Giuseppe Lacarpia, un allevatore di bestiame di 65 anni. (AltamuraLive)