Mourinho contro i "fenomeni dell'incompetenza"
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José Mourinho, noto per la sua schiettezza e per le dichiarazioni mai banali, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport in cui ha criticato duramente i cosiddetti "fenomeni dell'incompetenza" che, a suo dire, dominano il mondo del calcio. L'allenatore portoghese, attualmente alla guida del Fenerbahce, ha espresso il suo disappunto riguardo alla gestione del calcio moderno, sottolineando come molte decisioni siano prese da persone che, secondo lui, non hanno una reale competenza nel settore.
Mourinho ha dichiarato di sentirsi l'ultimo a poter parlare di VAR e tempo effettivo, argomenti che preferisce lasciare ai "fenomeni del calcio". Ha poi aggiunto che ci sono allenatori bravi che non sanno vincere, esperti dei social media e persone con potere decisionale che conoscono il calcio quanto lui conosce la fisica dell'atomo. Queste parole, forti e incisive, riflettono il pensiero di Mourinho su un calcio che, a suo avviso, è diventato il regno della superficialità e dei luoghi comuni.
Durante l'intervista, Mourinho ha anche parlato di Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina che lui stesso ha lanciato ai tempi della Roma. Il tecnico ha ricordato come il padre di Bove avesse capito che suo figlio avrebbe potuto fare il calciatore solo quando Mourinho lo fece esordire. Questo aneddoto, oltre a mettere in luce il talento del giovane giocatore, evidenzia anche la fiducia che Mourinho ripone nei suoi calciatori, nonostante le difficoltà e le critiche che spesso accompagnano le sue scelte.
Infine, Mourinho ha voluto chiarire il suo rapporto con Pep Guardiola, affermando di volergli bene e di non desiderare la retrocessione del Manchester City.