Paolo Cognetti racconta la sua battaglia contro il disturbo bipolare

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
SALUTE

Paolo Cognetti, noto scrittore italiano e vincitore del premio Strega, ha recentemente condiviso con il pubblico la sua esperienza personale con il disturbo bipolare, una patologia psichiatrica caratterizzata da oscillazioni estreme dell'umore. In un'intervista toccante, Cognetti ha rivelato di essere stato sottoposto a un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) presso il reparto di psichiatria dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano, a causa di una grave depressione che si è evoluta in una sindrome bipolare con fasi maniacali.

Il disturbo bipolare, come spiegato dal dottor Giancarlo Cerveri, direttore del Dipartimento di salute mentale e dipendenze dell'Asst di Lodi, è una patologia con una forte componente genetica. Cognetti ha descritto il suo percorso di cura, sottolineando l'importanza di accettare la propria condizione per poter iniziare un processo di rinascita. Dopo i ricoveri, lo scrittore ha espresso il desiderio di rinascere, simbolicamente rappresentato dal taglio della barba e dalla colorazione dei capelli di rosso, come faceva da ragazzo.

La testimonianza di Cognetti mette in luce la difficoltà di convivere con una malattia mentale e la necessità di superare lo stigma sociale associato a queste patologie. Il suo racconto, privo di frasi di cortesia e luoghi comuni, offre uno spaccato realistico e crudo della sua lotta quotidiana contro il disturbo bipolare. Le sue parole, cariche di emozione e sincerità, invitano a riflettere sulla fragilità umana e sulla forza necessaria per affrontare le sfide della vita.

Cognetti ha inoltre sottolineato come le malattie nervose non debbano più essere considerate una vergogna da nascondere, ma piuttosto una realtà da accettare e gestire con il supporto di professionisti e delle persone care.