Corte suprema Usa boccia richiesta Trump su blocco sentenza NY
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La Corte suprema americana ha bocciato la richiesta del presidente eletto Donald Trump di bloccare la sentenza di condanna per il caso di New York relativo alla pornostar Stormy Daniels, attesa per oggi alle 15:30 ora italiana. Per Trump la decisione, presa con cinque voti dei saggi favore e quattro contrari, è una sconfitta che arriva a pochi giorni dal suo giuramento. Il presidente eletto Usa aveva chiesto il blocco della sentenza sostenendo che sarebbe stata una distrazione per la sua squadra di transizione. (Tuttosport)
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La Corte suprema americana ha bocciato la richiesta del presidente eletto Donald Trump di bloccare la sentenza di condanna per il caso di New York relativo alla pornostar Stormy Daniels, attesa per oggi alle 15:30 ora italiana. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Per Trump la decisione della Corte suprema, presa con cinque voti a favore e quattro contrari, è una sconfitta che arriva a pochi giorni dal suo giuramento. La Corte suprema americana ha bocciato la richiesta del presidente eletto Donald Trump di bloccare la sentenza di condanna per il caso di New York relativo alla pornostar Stormy Daniels, attesa per oggi alle 15:30 ora italiana. (ilmessaggero.it)
Il verdetto è atteso oggi alle 15.30 ora italiana. La Corte suprema americana però ha bocciato la richiesta del tycoon di bloccare la sentenza. (Il Fatto Quotidiano)
Ieri la Corte d'appello di New York e la Corte Suprema hanno respinto la richiesta di rinvio del tycoon che (LAPRESSE)
L'ordinanza della Corte, con un voto di 5-4, apre la strada al giudice Juan M. Merchan per imporre oggi una sentenza a Trump, che è stato condannato in quello che i procuratori hanno definito un tentativo di coprire un pagamento di 130mila dollari a Daniels. (La Stampa)
La richiesta presentata dagli avvocati di Donald Trump che vede il tycoon accusato di aver falsificato documenti societari per pagare la pornoattrice nel 2016 è stata respinta con un voto di 5 contro 4 saggi che hanno votato contro il via libera alla sentenza. (la Repubblica)