Quanto sono costati gli scioperi a Boeing

Quanto sono costati gli scioperi a Boeing I lavoratori di Boeing hanno approvato con il 59% le modifiche al contratto di lavoro che prevede un incremento dei salari su quattro anni del 38% e più contributi pensionistici. Tutti i dettagli dopo gli scioperi Dopo 53 giorni, i dipendenti degli stabilimenti di Boeing sulla costa ovest degli Stati Uniti hanno posto fine allo sciopero che ha paralizzato la produzione di aerei dallo scorso 13 settembre. (Start Magazine)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L'interminabile sciopero diè finito. I lavoratori hanno accettato l'accordo proposto dall'azienda, ponendo fine a ben sette settimane di proteste, tornando alle loro attività. L'accordo è stato raggiunto su un testo che ha subito vari ritocchi. (LA STAMPA Finanza)

Il sindacato Iam ha affermato che il 59% degli iscritti ha votato a favore del nuovo contratto (circa 26.000 persone), ottenendo così un aumento salariale del 38% distribuito su quattro anni, allentando così la pressione sul nuovo Ceo di Boeing, Kelly Ortberg, dopo che, nelle ultime due settimane, due precedenti offerte erano state respinte. (Panorama)

I lavoratori sindacalizzati della Boeing, l'industria aeronautica statunitense produttrice di velivoli attualmente in difficoltà, hanno votato per accettare l'offerta più recente dell'azienda, ponendo fine allo sciopero più costoso negli Stati Uniti da oltre 25 anni. (Il Sole 24 ORE)

Boeing lo sciopero è finito. Mezza vittoria per i lavoratori

Il colosso americano ha però numerose consegne da recuperare La produzione riprenderà entro il 12 novembre. (Milano Finanza)

I lavoratori sindacalizzati della Boeing, l’industria aeronautica statunitense produttrice di velivoli attualmente in difficoltà, hanno votato per accettare l’offerta più recente dell’azienda, ponendo fine allo sciopero più costoso negli Stati Uniti da oltre 25 anni. (LAPRESSE)

Boeing lo sciopero è finito. Termina dopo oltre sette settimane lo sciopero dei lavoratori della Boeing negli Usa, dopo che gli stessi hanno deciso di accettare un nuovo progetto di accordo sociale. (Travel Quotidiano)