Morto Riccardo Bonacina, pioniere del giornalismo sociale

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Riccardo Bonacina, figura di spicco del giornalismo sociale in Italia, è morto all'età di 70 anni. Fondatore del periodico "Vita", Bonacina ha dedicato la sua carriera a raccontare le storie degli ultimi, con un approccio che mirava a generare speranza piuttosto che disperazione. Nato a Lecco nel 1954, Bonacina ha iniziato la sua carriera giornalistica lavorando per Fininvest e ha partecipato al lancio di Studio Aperto nel 1990, il primo telegiornale delle reti berlusconiane.

Nel 1994, ha fondato "Vita", un settimanale che poi è diventato mensile, dedicato al mondo non profit. La sua visione era quella di raccontare il mondo in modo non disperante, ma generativo, un messaggio che ha continuato a promuovere fino alla fine. Matteo Renzi, durante un intervento in Senato, ha ricordato Bonacina definendolo "padre della legge del terzo settore" e una "persona speciale".

Bonacina ha registrato un messaggio per la Festa dei 30 anni di "Vita", in cui, con voce affaticata ma gentile, ha ribadito l'importanza di continuare a raccontare il mondo in modo generativo. Questo messaggio, ora, sembra essere un'eredità da raccogliere. La sua passione per il giornalismo e per il terzo settore non è mai venuta meno, nemmeno durante la malattia che lo ha portato via.

I funerali di Riccardo Bonacina si terranno venerdì 13 dicembre nella basilica di Sant'Eustorgio a Milano