Elezioni Umbria, sprint di Meloni. Nuovo affondo sui giudici: «Devono farci lavorare»
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In una campagna elettorale moscia e spopolata, questa volta la gente c’è. E c’è soprattutto perché c’è Giorgia Meloni. La leader del centrodestra, insieme al suo presepe cioè Tajani, Salvini e Lupi, chiude la campagna elettorale dell’Umbria. Ma parla più che altro - niente Musk e niente Trump, anche se a un certo punto la premier si precipita nel retropalco e tutti a dire: «L’ha chiamata il presidente degli Stati Uniti? Ma quale dei due: Donald o Elon?» - dei giudici e della sinistra. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Si parla in questi giorni di uno scontro tra governo e magistratura. Perugia, 14 nov. (il Dolomiti)
La premier Giorgia Meloni ha postato sui social lo spezzone del suo intervento oggi in Umbria in cui chiede alla segretaria del Pd, Elly Schlein, la posizione dem su Raffaele Fitto, "lo chiedo da giorni senza ottenere una risposta. (Civonline)
PERUGIA – Tocca al premier Giorgia Meloni dopo un abbraccio con Salvini. (Umbria 7)
"Io tengo al rispetto dei ruoli e dico che intendo andare avanti sull'immigrazione e fare tutto il possibile per fermare l'immigrazione irregolare, piaccia o non piaccia alla sinistra". Non mi interessa nessuno scontro con la magistratura", ha aggiunto ricordando di aver cominciato a fare politica con l'esempio dei giudici Falcone e Borsellino e dopo la loro morte. (la Repubblica)
Si uniscono solo per andare contro di noi. In quel caso non parliamo di una grande comunanza di valori, e dalle dichiarazioni sembra che si vergognino anche di farsi vedere insieme. (Liberoquotidiano.it)
Gli Stati europei sono preoccupati dai giudici italiani. La giurisprudenza che prova a disinnescare la lista dei «Paesi sicuri» decisa dall'esecutivo per decreto finisce sul banco degli imputati in Europa, a metterla sul tavolo è il premier Giorgia Meloni (il Giornale)