A Baku, dove il petrolio è «un dono di Dio»
La Cop29 di Baku, il nuovo round negoziale delle Nazioni Unite sul contrasto al riscaldamento globale, è arrivato al suo secondo giorno. Il summit della «finanza» e delle «defezioni» – questi i termini più usati per descriverlo – entra nel vivo con la passerella dei leader. Quasi cento capi di governo sono atterrati nella capitale azera, solo all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite se ne contano di più, ma tra loro mancano quasi tutti i pezzi da novanta. (il manifesto)
La notizia riportata su altri media
(Orvieto) successo e partecipazione per il racconto per immagini, parole e suoni “Scrivere di Dio – Tommaso D’Aquino”, che si è svolto lo scorso sabato 9 novembre, in occasione della serata del Festival d’Arte e Fede 2024, svolta nel Duomo, dove si sono celebrati i 750 anni dalla morte del grande filosofo e teologo, la cui eredità spirituale e intellettuale a distanza di secoli continua ad interrogare. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
La delegazione affronta temi legati al contrasto del cambiamento climatico, agli accordi transnazionali e alle crisi ambientali globali, nell’ambito della conferenza che intende coordinare gli sforzi globali per attuare misure concrete contro gli impatti negativi del clima che sta mutando. (LA NAZIONE)
Le parole con cui il segretario generale dell'Onu António Guterres ha aperto la Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Baku non lasciano buone speranze per la biodiversità. (Fanpage.it)
Uno degli obiettivi principali è superare la soglia dei 100 miliardi di dollari annui, una somma che i Paesi industrializzati del "Nord globale" si sono impegnati a trasferire ai Paesi in via di sviluppo, il "Sud globale". (la Repubblica)
A Baku, sede della Cop29, i negoziatori di 197 Paesi e dell’Unione europea trattano, tra le altre cose, sulla finanza climatica, cercando un accordo sulle risorse che il Nord del mondo mette a disposizione del Sud per le azioni di mitigazione e di adattamento alla crisi climatica. (la Repubblica)
Il presidente dell'Azerbaigian, Ilham Aliyev, ha usato il suo discorso di apertura della Cop29 per criticare aspramente i governi occidentali che acquistano il gas del suo Paese e che condannano al contempo la sua economia dipendente dai combustibili fossili PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)