Dai biglietti alle birre: il bilancio delle creste fatte dagli ultras a San Siro

L’indagine della Procura di Milano, coadiuvata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato alla luce del sole tutti gli affari sommersi del tifo organizzato di Inter e Milan riguardanti l’intera aree di San Siro, dai biglietti ai parcheggi, passando per birre e cibo. Come riporta l’edizione odierna del Corriere della Sera, si parte da una intercettazione di sei anni fa che vede protagonista Giuseppe Calabrò e un suo emblematico «fanno soldi a palate». (Calcio e Finanza)

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Caso ultras di Inter e Milan: da Inzaghi a Barella, Calhanoglu e Calabria chiamati a testimoniare (TUTTO mercato WEB)

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Contrasti con ultras nerazzurri romani che avevano messo gli occhi sullo stesso business, rapporti d’affari fra Antonio Bellocco, rampollo della famiglia ‘ndranghetista che in seguito sarebbe stato ucciso proprio da Beretta, e il nipote di Carmelo Patti, ex patron della Valtur morto nel 2016 che fu accusato di rapporti con il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro e riabilitato “post mortem“ da una sentenza della Corte d’Appello di Palermo che ha annullato la confisca di beni per 1,5 miliardi di euro. (IL GIORNO)

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La decisione sul cambio di marcia sarebbe arrivata giovedì sera, nella consueta riunione al Baretto tra i membri del tifo nerazzurri. La 'Curva Nord Milano' non esisterà più. (Fcinternews.it)

Una abiura totale della storia recente della Curva Nord di San Siro: a sei giorni dalla retata che ha azzerato i suoi vertici accusandoli di collusioni con la criminalità organizzata, la tifoseria ultrà dell'Inter scarica i vecchi leader e il vecchio marchio. (il Giornale)

La procura di Milano si è precipitata ad arrestare i dirigenti delle curve di Inter e Milan perché il rischio era la faida. Le parole della suocera di Bellocco rivolte a Berto, fratello dell’assassinato: «Devi combinare una strage». (Corriere della Sera)