Israele, Netanyahu farà ricorso contro il mandato d'arresto della Cpi
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il primo ministro dello Stato ebraico: "Mandati di arresto privi di fondamento" Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha deciso di fare ricorso contro i mandati d’arresto emessi contro di lui e contro l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant da parte della Corte Penale Internazionale (Cpi) per le accuse di crimini contro l’umanità e crimini di guerra nel contesto del conflitto con Hamas a Gaza (LAPRESSE)
Su altri media
L’artefice dell’operazione è Alan Dershowitz, celeberrimo avvocato di New York, che in carriera ha difeso personalità illustri, da Mike Tyson a Roman Polansky, da O J Simpson a Jeffrey Epstein, da Harvey Weinstein a Donald Trump. (Il Dubbio)
Una richiesta che, secondo Tel Aviv, denota un presunto “antisemitismo” da parte dei giudici, sebbene riguardi anche il leader di Hamas, Mohammed Deif, che sarebbe stato ucciso dall’esercito israeliano durante un raid a luglio, e altri suoi sottoposti. (LA NOTIZIA)
Il Ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot si è così espresso: “alcuni leader potrebbero godere dell’immunità dall’arresto da parte della Corte Penale Internazionale dell’Aia”. Dopo che Sudamerica ed Europa si sono espresse in maniera netta sulla scelta, definita sbagliata, pure un altro dei paesi più importanti in Europa dice la sua. (StrettoWeb)
A dirlo è Alan M. «La Cpi non ha giurisdizione su Israele, deve essere un tribunale dello Stato a giudicare l’operato del governo, e questo avverrà sicuramente ma a guerra terminata». (La Stampa)
Articolo in aggiornamento Benjamin Netanyahu informerà la Corte penale internazionale che Israele farà appello al suo mandato di arresto. A riferirlo su X il giornalista di Axios, Barak Ravid, spiegando di averlo appreso da un funzionario israeliano. (il Giornale)
Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha assicurato che Parigi collaborerà con la Corte penale internazionale in merito al mandato di arresto del premier israeliano Benjamin Netanyahu ma ha sottolineato anche che ci sono delle questioni di immunità da non trascurare. (Il Sole 24 ORE)